Sopra Traversella in una zona dominata dalla Punta Cavalcurt, di 2357 m, si trova l’Alpe Chiaromonte raggiungibile prima passando in zone boschive e poi pascolive con pendii erbosi terminali. Percorso segnato con bolli bianco-rossi, ometti e segni di vernice bianca, si toccano numerosi alpeggi con aperture sia sulla Valchiusella sia sulla pianura.
Accesso
Se si arriva dall’autostrada A5 Torino-Aosta si esce al casello di Ivrea; poi la statale per Castellamonte e poi a destra per la Valchiusella. Raggiunto il comune di Traversella si continua sulla strada che passa in basso per poi girare a destra fino a piazza Cavour dove si parcheggia.
Itinerario
Alcuni evidenti segnali, con le indicazioni per la palestra di roccia ed i Rifugi Piazza e Chiaromonte, sono posti all’inizio della stradina (vecchia mulattiera)
che partendo dalla piazza passa sotto un arco tratto tra noccioleti e poi continua con un fondo di pietre levigate e gradinate.
In questa prima parte è lo stesso percorso del Sentiero delle Anime (n. 9). Si incontra sulla destra una croce incisa su una grande roccia.
Poco prima di raggiungere una baita posta in uno spiazzo erbosa si va verso destra, seguendo le indicazioni.
Si sale sul sentiero ricoperto dal fogliame, passando vicino alle case Ceiva a 1050 m. Quindi si continua piegando a destra e si costeggia un muro a secco. Più avanti si passa di fianco a delle costruzioni in pietra (nel bel libro Valchiusella di Bosio e altri si dice che servivano per la conservazione delle foglie),
poi a un successivo bivio si ignora un sentiero che scende a destra, si continua a salire e successivamente si giunge ad una isolata baita.
Poco prima della stessa si va a sinistra passando poi per un bosco di betulle. All’uscita del bosco si raggiunge un’ampia spianata erbosa, dove giunge anche una strada che passa dalle miniere di Traversella, lì sono presenti diverse costruzioni. Si passa in prossimità dell’alpeggio di Lasas, a 1172 m, e si segue il sentiero che taglia la zona pascoliva al di sopra di essa verso destra, in direzione del Bec Camp, becco che si protende nel vuoto. Si sale su placche rocciose, gradinate, verso un evidente ometto di pietra, e poi si arriva a Pian Camp.
Poi a sinistra, si risale un ripido pendio erboso sopra il quale, piegando poi a destra, si traversa in direzione di una grossa roccia isolata dopo la quale si riprende a salire più decisamente. Dopo si taglia ancora verso destra arrivando alle panoramiche baite Pina Crosa (o Pinacrosa).
Oltre le baite si sale il pendio abbastanza erto seguendo gli ometti ed i segni di vernice bianca, poi un traverso verso destra con il riferimento di un evidente ometto di pietre.
Quindi verso sinistra si percorre un tratto più ripido fino ad un bivio segnalato dalle paline, congiungendosi con il sentiero GTA proveniente da Fondo.
E si segue il sentiero verso destra in traverso per giungere subito ad una conca erbosa dove si trovano le baite dell’Alpe Chiaromonte (2013 m). Non molto lontano il Rifugio Chiaromonte, nei mesi di luglio ed agosto si può andare, le chiavi sono reperibili presso il Comune di Traversella. Saliti anche per esili tracce alla bocchetta superiore, si affaccia sulla conca del Lago del Lion (ridottissimo),
poi al punto panoramico a destra, intorno a 2145 metri, vista sulla Comba di Mombarone e la Punta Cressa.
Ritorno
Per la via dell’andata.
Belle aperture verso il Monte Gregorio e Le Colme di Brosso più basse.
Materiali: normale dotazione escursionistica.
Vicino c’è il il Rifugio Chiaromonte collocato all’interno di una delle costruzioni che costituiscono l’alpeggio Lavasoza. L’edificio che ospita il rifugio riporta la data del 1714 scolpita sul muro di sostegno interno. Il rifugio rimane aperto nei mesi di luglio ed agosto, non custodito, le chiavi sono reperibili presso il Comune di Traversella.