Becca Torché

  • Destinazione: Becca Torché
  • Zona alpina: Alpi Pennine [sez. 9]
  • Gruppo montuoso: Costiera Testa Grigia-Frudiera [Alpi del Monte Rosa]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valle del Lys (Valle di Gressoney)
  • Difficoltà: EE
  • Data: 20/08/2020
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: San Grato
  • Altitudine partenza: 1684
  • Altitudine arrivo: 3016
  • Dislivello: 1332
  • Attacco percorso: da San Grato accesso sentiero a sinistra
  • Esposizione: sud-est
  • Punti di appoggio:

Una delle Dame di Challand, bella cima piramidale: la Becca Torché. Insieme alla sua gemella, la Becca di Vlou, domina la Valle Centrale, 3016 m, con panorama a 360°. Salita da San Grato (Vallone di Scheity).

Becca Torché

Accesso

Dall’autostrada Torino-Aosta si prende l’uscita di Pont-Saint-Martin, e dall’abitato si imbocca la Valle del Lys che si risale fino a Issime (14 Km). Giunti quasi al termine dell’abitato si svolta a sinistra per il Vallone di San Grato. Si risale la strada asfaltata, tortuosa, sino al divieto di accesso a quota 1433 m; se si ha l’autorizzazione si prosegue su strada sterrata fino al parcheggio posto poco prima delle case vicine alla chiesetta di San Grato.

Itinerario

Dall’abitato si segue il sentiero che risale il vallone verso ovest, interessante e articolato tronco vallivo che termina al Colle Dondeuil. Il sentiero 1C non presenta particolari dislivelli. Nel percorso si passa vicino a bellissimi rascard, utilizzati in particolare per la conservazione dei cereali.  Essi hanno la parte inferiore in pietra e quella superiore in legno: questa si appoggiava sulla prima con una forma a “fungo” mediante dei sostegni di legno e pietra per evitare sia la formazione di umidità sia la salita dei roditori.

Rascard

Volgendo lo sguardo indietro

In basso corre il torrente Walbona (Walkhunbach). Si prosegue superando due ponti e passando vicino a un alpeggio posto tra enormi massi,

Alpeggio tra massi

fino all’Alpe Munes, 2008 m, raggiunta in circa 1,15-1,20 ore.

Alpe Munes

A sinistra dell’alpeggio c’è la Cappella della Madonna delle Nevi, e a sinistra di questa un ometto cementato con le indicazioni relative ai diversi sentieri.

Indicazioni

Ci si dirige a destra verso un secondo alpeggio posto tra grandi blocchi rocciosi traversando il falsopiano acquitrinoso, direzionandosi a vista o con vaghe tracce.

Verso l’alpeggio sotto il masso

Dopo l’alpeggio si sale con decisione su sentiero a destra, per un tratto non molto segnato. Prima si  attraversa una pietraia,  poi si sale in un piccolo canale di erba e di arbusti che talvolta invadono il sentiero. (Sono presenti bollini gialli e ometti nel percorso).

Angelo nel canale

Alpe di Vlou superiore

Si continua passando a valle dell’alpeggio o in mezzo alle baite. Si prosegue su sentiero segnalato e dopo poco si raggiunge un piccolo corso d’acqua sorgiva, da lì in poi non si trova più acqua. La salita continua abbastanza decisa su un terreno prevalentemente erboso.
 
 
Quindi si giunge a una parete rocciosa, che si aggira andando a sinistra e successivamente si taglia verso destra.  Si giunge poi a un bivio con il sentiero che proviene dal Colle Dondeuil.
 

Indicazione sentiero

Si prosegue su un terreno erboso con massi, quindi il sentiero punta alla evidente zona rocciosa.

Parte alta del percorso

A sinistra della salita c’è il filo di cresta, questa viene raggiunta a un colletto posto a monte della Becca di Dondeuil, quota 2764: è la cresta sud che presenta tratti di detriti alternati a roccette, facili.

Sopra le nuvole

La traccia alla Becca Torché si mantiene in cresta, nel primo breve tratto leggermente aerea, poi continua più larga e sicura.  Salendo la visuale si apre, bella apertura sul Monte Bianco.

Monte Bianco

Si arriva al tratto finale sotto la cima costituito da lastroni e blocchi rocciosi poco inclinati (passaggi di I) che non presentano difficoltà.

Becca Torché

Si raggiunge la cima, su cui è posizionata una grande croce, in circa 4 ore.

In cima

Sulla Becca Torché

Ulrich, Roberto, Angelo e Giorgio

Sul versante della Val d’Ayas si presenta con uno strapiombo di circa 400 m; il panorama dalla cima è a 360°, vicino si impone la gemella, la Becca di Vlou.

Becca di Vlou

Sullo sfondo il Monte Rosa,

Monte Rosa

con in bella evidenza nella foto successiva, sulla destra, il Polluce.

Monte Rosa

Attira lo sguardo la bella piramide del Cervino.

Cervino

Inoltre si vede bene il Grand Combin.

Grand Combin

Ritorno

Per la via dell’andata; in caso di terreno bagnato prestare molta attenzione alle rocce e all’erba olina, scivolosa.

Giorgio in discesa

Verso l’Alpe di Munes

Rascard all’Alpe Stubi

Materiali: normale dotazione da escursionismo, utilissimi i bastoncini.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

Bassac Nord

Una montagna interamente rocciosa, la Punta Bassac Nord, 3387 m, situata nel tratto di cresta compreso tra il Colle del Truc Blanc e il Colle ...