Caporal, combinazione Itaca nel sole e Tempi moderni

  • Destinazione: Caporal
  • Zona alpina: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso:
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Valle dell'Orco
  • Difficoltà: 6c
  • Data: 09/07/2015
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Noasca
  • Altitudine partenza: 1319
  • Altitudine arrivo: 1680
  • Dislivello: 361
  • Attacco percorso: uscita della Galleria - Noasca/Ceresole Reale
  • Esposizione: sud-sud-est
  • Punti di appoggio: Le Fonti minerali - Ceresole Reale

Scalata magnifica sul Caporal, combinazione via Itaca nel Sole + Tempi Moderni 200 metri; RS2/II 6c+; (5c/A1 obbl). Itaca nel sole è una grande classica dell’arrampicata ed è stata aperta  da Gian Piero Motti e Guido Morello, nell’anno 1975. Tempi moderni è stata aperta nel 1972 da Ugo Manera, Gian Piero Motti e Guido Morello.

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Parete sul Caporal combinazione Itaca nel sole e Tempi Moderni

Magnifica scalata, impegnativa e continua, icona dell’inizio e in qualche modo della fine del “Nuovo Mattino” nella Valle dell’Orco. “Tempi moderni” fu la prima via ad essere aperta al Caporal nel 1972, da una cordata di eccezione: Ugo Manera, Gian Piero Motti e Guido Morello. Nel 1975 Motti tornò con Morello e disegnò “Itaca nel sole” sulle grandi placche centrali, facendo ricorso ai chiodi a pressione.

Accesso

Da Noasca imboccare la galleria per Ceresole Reale e reperire sulla sinistra l’uscita/varco del parcheggio del Caporal.

Itinerario

Lasciata l’auto salire il ripido zoccolo che conduce alla base del Caporal individuando l’attacco della via presso una caratteristica fessura, su un pilastrino a triangolo rovesciato tra due camini.

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Marco Blatto al Caporal

Salire la fessura 4b (sovente bagnato) fino a un terrazzo dove si traversa a destra. Salire un diedro atletico 5b raggiungendo dopo una lama una placca. Non seguire gli spit (Tapis roulant) ma traversare a destra una placca fino alla S1.

Poi salire la fessura che costituisce il bordo sinistro dell’Orecchio del Pachiderma 4a e rizzarsi sulla punta della lama 5a proseguendo per due fessure parallele 6a fino alla S2.

Seguire una fessura 6a fino a quando questa muore contro una placca compatta. Superarla 6c (chiodi a pressione alternati a spit) o A1 su staffe, per poi traversare a sinistra senza protezioni fino alla S3 5a.

Di qui si continua lungo “Tempi moderni”.

Salire la breve fessura di “Rattle snake” 5b o a sinistra la via originale su un muretto 6c o A1; proseguire lungo dei gradini sostando a metà di un diedro S4.

Quindi salire il diedro atletico 6a sostando all’uscita su una placca (S5).

Salire la placca incisa da un fessurino 5c fino a un chiodo a pressione, da cui si traversa a destra  nel diedro 6a. Poi salire il diedro strapiombante 6c+, uscendo in placca di nuovo incisa da un fessurino. Seguirlo 5c fino una cornice che consente di uscire sulla placconata finale, dove vi è la sosta di calata.

Discesa

In doppia lungo la via.

Materiale: in posto ci sono pochi spit, chiodi a pressione degli anni ’70 e chiodi tradizionali. Portare una serie completa di friend, nut e staffe se si sale in artificiale.

Note e info dettagliate:  Valle dell’Orco – Maurizio Oviglia edizioni Versante Sud

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Una scalata metafora della vita

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