Cima della Compagnia

  • Destinazione: Cima della Compagnia a quota 3149 vicino alla Bocchetta di Netscio
  • Zona alpina: Alpi Pennine [sez. 9]
  • Gruppo montuoso: Costiera del Corno Bianco [Alpi del Monte Rosa]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valle del Lys (Valle di Gressoney)
  • Difficoltà: AD-
  • Data: 24/07/2018
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: dall'uscita dell'arrivo della funivia del Gabiet
  • Altitudine partenza: 2318
  • Altitudine arrivo: 3149
  • Dislivello: 831
  • Attacco percorso: uscita locali funivia
  • Esposizione: sud poi ovest
  • Punti di appoggio: Bivacco Gastaldi

Una salita ad una montagna a cui abbiamo dato il nome: Cima della Compagnia, a quota 3149, posta vicino alla Bocchetta di Netscio sulla Costiera del Corno Bianco, in Val del Lys (Val di Gressoney).

Cima alla quota 3149, Cima della Compagnia

Accesso

Si percorre tutta la Valle del Lys fino a Staffal dove si parcheggia e si prende la funivia che sale al Gabiet.

Itinerario

Nell’itinerario qui descritto, parte dall’arrivo della funivia che collega Staffal con Gabiet. Si può partire anche da Gressoney-La-Trinité.

Dalla funivia si sale in breve al lago e poi si può costeggiare:

  • la riva destra, percorso più breve che prevede una decisa discesa con risalita alla testata della diga;
  • oppure la riva sinistra, tragitto più lungo: si inizia dal fondo lago, traversando dopo lo sbocco della condotta d’acqua, in questo caso si rimane in quota senza grossi avvalli.

Lago Gabiet

Superata la casa dei guardiani della diga si prosegue a mezza costa, verso sud, sulla parte orografica sinistra della valle, su terreni prevalentemente erbosi sovrastati da alte balze rocciose per la prima parte, il sentiero è il 3a.

Sentiero a mezza costa

Voltandosi indietro si vedono delle belle aperture sul Gruppo del Rosa, con la Piramide Vincent e la Punta Giordani.

Al centro Piramide Vincent, Giordani a destra

Si raggiunge l’Alpe Scherpia, 2389 m, situata in posizione panoramica, in circa un’ora dalla casa dei guardiani.

Alpe Scherpia

Si vede la Cima della Compagnia poi salita

All’inizio del Vallone di Spissen si vede la cima che poi saliremo. Si traversa il Vallone di Spissen solcato da un torrente, zona pietrosa, il sentiero scende di quota.

Inizio del Vallone di Spissen

Il sentiero continua non sempre evidente, segnali gialli, tenersi alti prima del tratto finale, si inserisce a sua volta sul sentiero n. 3.

Si giunge dalla parte alta

L’ultimo tratto sale con decisione verso il bivacco e presenta un tratto attrezzato.

Tratto attrezzato

Si giunge infine al Bivacco Gastaldi, 2630 m, in circa 3 ore.

Bivacco Gastaldi

Bivacco Gastaldi

Bivacco molto curato, la costruzione in lamiera dalla caratteristica forma a botte è dedicata al colonnello Carlo Gastaldi; è ben visibile grazie alla sua colorazione bianca e rossa. All’interno vi sono 4 posti letto, un fornello a gas e le stoviglie per prepararsi qualcosa di caldo. Acqua non presente  in vicinanza del bivacco, bisogna scendere all’immissario del lago più grande di Netscio.

Interno Bivacco Gastaldi

Itinerario dal Bivacco Gastaldi

Da lì ci siamo diretti verso la Bocchetta di Netscio.

Verso la Bocchetta di Netscio

La posizione del Bivacco e della Bocchetta si vedono nella carta dell’Alta Via Tullio Vidoni, il giro del Corno Bianco.

Si continua su terreno con sfasciumi in prossimità della costiera che scende decisamente sul Vallone di Spissen.

Salendo verso la Bocchetta di Netscio

Si vede bene la costiera della Punta dell’Uomo Storto.

Costiera della Punta dell'uomo storto

Costiera della Punta dell’Uomo Storto

Dopo si comincia a vedere bene la sagoma imponente della quota 3149, posta a sinistra della Bocchetta di Netscio.

A sinistra si vede la quota 3149

Si nota il regredire di quello che sulle carte era il ghiacciaio di Netscio, che nelle foto del libro di Buscaini sul Monte Rosa giungeva fino alla sommità rocciosa. Ora si può chiamare glacionevato e la salita alla Bocchetta è difesa da un bastione roccioso.

Bastione roccioso alla Bocchetta di Netscio

Viste le condizioni del bastione roccioso, abbiamo deciso di cambiare itinerario e salire la punta a sinistra, quota 3149.

Cima alla quota 3149: Cima della Compagnia

Ci siamo incordati e siamo passati prima sotto cresta per lastroni inclinati, poi non essendoci più residui di neve e zone molto bagnate abbiamo calzato le scarpette e proseguito aggirando un torrione alla sua destra.

Via di salita verso la Cima della Compagnia

Primo passaggio impegnativo

Siamo passati dove si vede la spaccatura in basso verso destra nella foto. Primo passaggio impegnativo, di forza, catalogato da noi di III.

Angelo da primo

Dopo minori difficoltà per un tratto, si prosegue sempre arrampicando fino a un secondo passaggio impegnativo.

Secondo passaggio impegnativo

Passaggio in un camino che richiede una buona spaccata, da noi catalogato di IV. Angelo ha rimosso alcune pietre mobili che ostruivano il passaggio.

Torrione

Dopo si lascia la parte più impegnativa per l’ultima parte dove si può camminare e usare saltuariamente le mani.

Parte finale verso quota, Cima della Compagnia

In cima

Sulla cima non abbiamo trovato alcun ometto. Nel percorso, viste da me, solo due vecchie lattine, molto arrugginite, segno che qualcuno è passato molti anni fa di lì.

Col telefono satellitare rilevate le coordinate del punto di vetta:

  • Latitudine N 45°49’30.74″
  • Longitudine E 007°52’3.15″
  • Altitudine 3149,7

La punta è ben individuabile: non ha vicino altre punte, la Cima di Netscio è distante, l’abbiamo chiamata Cima della Compagnia per ricordare la Compagnia della Cima, da noi fondata insieme ad altri amici.

Angelo in cima

Ritorno

Fatto dal lato sud, più semplice, si può in taluni casi scendere leggermente verso il lato est meno erto.

Discesa lato sud della Cima della Compagnia

Si raggiunge un punto, prima di un evidente torrione,  dove è stato attrezzato un cordino per la calata, da noi rinforzato.

Preparazione calata

Discesa in corda doppia

Meglio avere una corda da 60, con quella da 50 siamo arrivati un po’ prima del glacio-nevato dopo un’ultima parte verticale; attenzione alle numerose pietre che si possono muovere e all’arrivo su terreno franoso. Il primo di calata deve trovare una posizione sicura prima della discesa del secondo per la possibilità di muovere pietre.

Zona di calata

Glacionevato di Netscio

Noi abbiamo pernottato al Bivacco Gastaldi.

Tramonto dal Bivacco Gastaldi

Una foto della Cima della Compagnia vista dalla Punta Straling.

Cima della Compagnia vista dalla Punta Straling

Ritorno al Gabiet alla stazione della funivia al mattino con ampie vedute sul Monte Rosa con in bella evidenza il Lyskamm Occidentale.

Gruppo del Monte Rosa

Materiali: dotazione da alpinismo: casco, corda da 60, imbrago, fettucce e cordini, nut e friend medi.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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