Dal grazioso abitato di Baracco in Valle Ellero, nelle Alpi Liguri, escursione con percorso vario, prima su sentiero tra i boschi, poi su carrareccia ed infine nella zona delle piste sciistiche fino alla Cima Durand, 2094 m. Il nome del paese di partenza, Baracco, potrebbe essere riferito a “barracad” che significa capanno; nel bosco di salita si trovano due capanne fatte di grossi rami per il ricovero delle foglie di castagno da usare come lettiera per gli animali.
Accesso
Se si percorre l’autostrada Torino-Savona si esce a Mondovì e si prosegue fino ad imboccare la Valle Ellero, raggiunta Borgata Norea una strada di circa 3 Km porta ad uno slargo ed alla piazza di accesso del paese dove si può parcheggiare.
Itinerario
Si inizia il percorso tra le case del paese, all’angolo un negozio di formaggi di pecora, e passando poi di fianco ad una locanda.
Dopo poco si incontra il cartello con le indicazioni e si svolta a destra.
Il sentiero sale subito deciso, poi diventa più dolce passando nel bosco di castagni, con rade betulle e alcuni abeti, più avanti si incontra una magnifica faggeta.
Al termine del sentiero si raggiungere una casa con annesso “campo di calcetto”, e da lì si prosegue su una carrareccia
fino alle alle Case del Pino, dove è presente una edicola dedicata alla Madonna e con San Sebastiano.
Subito dopo si raggiunge il valico delle Stalle Colletto, a 1151 m. Al valico arriva anche una sterrata proveniente sempre da Baracco per altro itinerario che tocca le Case Marzolere.
Si continua sulla sterrata, indicazione per Pian della Tura, avendo a destra un bel declivio erboso e a sinistra il bosco.
Ad una deviazione tenere la destra e si raggiunge una costruzione metallica in località Il Cappelletto, 1231 m.
Quindi la strada sale con più decisione, quando si esce dal bosco si vede la Baita ai Barmas all’arrivo della stazione intermedia della seggiovia che sale dalla Valle Ellero.
Il percorso su strada guadagna metri tra radure e con bella vista sulla Bisalta o Besimauda con il Bric di Costa Rossa
Più avanti si incontra la strada che sale da Artesina.
Si arriva alla Celletta della Tura posta a 1501 m, sullo spartiacque Ellero-Maudagna, con di fronte il Mondolé e il Mongioie e con vista su Artesina, in basso, e su Prato Nevoso, alla sinistra.
Qui ci si inserisce sulla strada posta a destra della pista da sci che sale tortuosa sul nudo costone della Trucca della Tura 1755 m, raggiungendone la sommità. Tra le costruzioni presenti c’è Capanna Sociale Castellino-Gastone. Verso sud si stende il grande pianoro pascolivo del Piano della Tura, che gradatamente sale verso la Cima Durand.
Lì sono presenti le piste sciistiche, senza neve la traccia del sentiero G2 sale verso la Cima Durand. Noi, vista la coltre nevosa, siamo saliti da un certo punto in modo diretto passando sulla destra dell’omonima sciovia. Quindi si arriva al colletto tra l’arrivo dell’impianto e la cima, si va poi a destra per un breve tratto fino alla arrotondata vetta.
In cima
Vicino alla vecchia e semplice croce in legno ne è stata realizzata una nuova. Panorama molto ampio con belle aperture: a sinistra sul Mondolé, 2382 m,
poi sul Mongioie, 2631 m,
sul Monte Grosso (posto dietro la semplice croce di vetta) e sulla Punta delle Saline (nella foto seguente in secondo piano),
ancora sul Marguareis, 2651 m (la cima dà nome alla sottosezione delle Alpi Liguri e a un parco).
Più vicina la Cima Cars, sul versante orografico sinistro della Valle Ellero, che presenta una vasta parete di aspetto dolomitico. Essa è alta ben 600 m ed è suddivisa all’incirca a metà altezza da una cengia erbosa. La parte inferiore della parete presenta una base di circa 300 metri con salti rocciosi interrotti da cenge e canali mentre la parte superiore è più ripida e continua.
Ritorno
Per la strada dell’andata. (Nella traccia allegata è segnata una deviazione fino al bacino di raccolta acqua per gli impianti sciistici, non conviene poiché si deve fare un tratto di risalita fino alla carrareccia).
Materiali: normale dotazione escursionistica.