Cima Meridionale di Séiva

  • Destinazione: Cima Meridionale di Séiva
  • Zona: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso: Gruppo Ciarforon-Punta Fourà [Alpi del Gran Paradiso]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Valle dell'Orco
  • Difficoltà: F+
  • Data: 09/06/2015
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: poco oltre il Lago dell'Agnel
  • Altitudine partenza: 2120
  • Altitudine arrivo: 3207
  • Dislivello: 1087
  • Attacco percorso: sulla destra della strada del Nivolet
  • Esposizione: nord
  • Punti di appoggio:

Un bel monolito, visibile da lontano, è il punto culminante della Cima Meridionale di Séiva (o Mont de Seyvaz Nord), 3207 m, posta sulla costiera che scende dalla Punta Fourà alla Punta Giansana, raggiunta dalla Valle dell’Orco.  (Le foto sono state prese in due differenti occasioni).

Cima meridionale di Séiva e Punta Fourà

Avvicinamento

Si percorre tutta la lunga Valle dell’Orco e dopo la diga del Serrù si raggiunge il Lago dell’Agnel e poco dopo, quando la strada si allontana dal lago, si parcheggia.

Itinerario

Si scende leggermente dalla strada sulla destra e un cartello indica i sentieri. Si percorre la ex Strada Militare, e poi a sinistra su sentiero. Il percorso continua passando sotto il Casotto P.N.G.P. di Bastalon, poi ci si ricongiunge ad un altro sentiero che arriva sempre dalla Strada per il Nivolet (punto di partenza più alto e che passa vicino ai laghi Losere). Nel percorso ad inizio stagione estiva si passa in un punto in cui spesso si fa la “doccia”.

Tratto di sentiero con doccia

Il sentiero prosegue a mezza costa.

Sentiero a mezza costa

Si vede in alto una bella cascata.

Cascata

In basso, rispetto al sentiero, c’è l’Alpe Combetta e più avanti, stando sempre sul sentiero più alto, si passa sotto l’Alpe della Comba e si incontra a destra il sentiero Renzo Videsot: deve la sua riscoperta alla guida alpina Franco Rolando, ripristinato nel 1996 dai volontari delle sezioni Ana e Cai di Chivasso.  E’ stato dedicato al Direttore  e Sovrintendente del Parco Nazionale del Gran Paradiso che lo rilanciò  dopo la Seconda guerra mondiale.

La vista sulla destra (lato orografico destro della valle dell’Orco) è dominata dalle Levanne.

Giorgio con le Levanne alle spalle

Si prosegue verso il Colle della Terra fino alla conca attraversata dal Rio di Percià. Prima di scendere nella conca si segue a sinistra verso l’alto una traccia, segnata con ometti che, aggirando i salti di roccia,

Salendo verso il Lago Gias di Beu

sale passando poi su placconate di roccia liscia e porta al bellissimo Lago Gias di Beu, posto a 2798 m.

Lago Gias di Beu

Oltre il lago si risalgono sia rocce montonate sia pietraie, ometti, vedendo a destra la Mare Percia (Mare Perchaz) e la Punta Fourà (Ponte Fouraz), 3411 m, montagna famosa un tempo per la presenza di un buco sotto la vetta, ora crollato!  Buco che avevo potuto ammirare molti anni fa, salendola con Spartaco Bertoglio scomparso scendendo con gli sci dalla Punta Collerin.

Punta Fourà

Si prosegue verso nord passando tra vari piccoli laghi e, salendo sempre su mobili pietraie nella conca dell’ex-ghiacciaio di Punta Fourà, si lascia leggermente a destra il Colle di Punta Fourà.  Quindi si piega gradualmente a destra salendo e si arriva a salti rocciosi, ben individuabili,  sotto la Cima Meridonale di Séiva; si sale su roccette e sfasciumi fino alla cresta. Poi si volge verso sinistra su rocce (F),

Cima Meridionale di Séiva

ed in breve si è vicini al monolito di vetta che si affronta puntando da una evidente fessura dal lato sud, il breve tratto esposto di arrampicata, è di III.

Il monolito della Cima Meridionale di Séiva

Si raggiunge un terrazzino e poi due passaggi di II permettono di raggiungere il punto più elevato.

Giorgio sulla Cima Meridionale di Séiva

Bella vista sulla Valsavarenche.

Vista sulla Valsavarenche

Ritorno

Dalla cima si può prevedere una corda doppia per raggiungere la base del monolito. Poi per la via dell’andata.

Roberto al Lago Gias di Beu

Materiali: dotazione escursionistica fino al monolite, poi piccola dotazione alpinistica.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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