Gita con le racchette da neve in Valle Varaita al Col Longet (Col de Longet), 2665 m, da Chianale; percorso impegnativo nell’ultimo tratto che necessita sia di buone condizioni di neve sia di buona esperienza. Panorama grandioso.
Accesso
Si percorre la Valle Varaita e raggiunto l’abitato di Casteldelfino si prosegue sulla strada per il Colle dell’Agnello. Oltre l’abitato di Chianale, si svolta a sinistra su un ponte che attraversa il torrente Varaita di Chianale e si parcheggia poco dopo in uno spiazzo posto a destra.
Itinerario
Dallo spiazzo si prosegue sulla stradina asfaltata, percorsa precedentemente, fino ad un successivo spiazzo dove la stessa diventa sterrata e volge a destra. Lì, a sinistra, si imbocca il sentiero U21, sulla destra orografica del torrente proveniente dal Vallone di Saint Véran, in un lariceto.
Ci si trova nel Vallone dell’Antolina e si segue il sentiero nel lariceto fino a raggiungere il terreno aperto della Costa Buscet.
Quindi si sale ora serpeggiando e utilizzando le indicazioni sulle rocce affioranti con tagli più decisi su un pendio aperto. Il panorama si apre sia sul gruppo del Pan di Zucchero e del Pic d’Asti
sia sul Monviso, 3841 m, con il Viso di Vallanta, 3781 m, alla sua destra.
Dopo si taglia verso destra, percorso prima deciso in salita poi con traverso ascendente scosceso, prestare attenzione, al termine si oltrepassa un salto roccioso. Noi siamo passati più alti della sella dove ci sono le Grange Antolina, a 2298 m. Si va quindi verso sud-ovest sulle balze che si trovano sopra le grange stesse,
e si supera il valloncello dove passa l’emissario del Lago Nero (che si trova più in alto, alla destra del percorso) sotto la Tour Real.
Quindi si raggiunge un colletto che precede l’ampia conca dove si adagia il Lago Bleu, 2533 m, ghiacciato,
che si contorna sulla destra e poi al fondo dello stesso si passa in prossimità dell’emissario sull’altro lato.
Di fronte a noi si impone alla vista l’inconfondibile punta rocciosa: il Roc della Niera, 3177 m.
Più avanti una palina indica il Colle Biancetta (Blanchet), si va invece verso sinistra per il Col Longet, altra palina, e si attacca la salita con decisione.
La salita prosegue con percorso arcuato verso ponente verso il Col Longet con un tratto impegnativo e scosceso con neve.
Si arriva poi sulla dorsale vicino ai Laghi Bes e con un ultimo strappo si perviene al Col Longet.
Al colle
È presente un grande cippo e numerose “lose”, poste verticalmente al Col Longet.
Vista sulle cime della Valle Ubaye.
Vicino il bivacco intitolato a “Enrico Olivero” che è stato costruito dalla ditta Boerio di Sampeyre e installato, a 2.648 m, il 18 agosto 2018 grazie al lavoro di numerosi volontari.
È una struttura con sei posti letto ed è stata voluta da giovani di Sampeyre e dai parroci e finanziata dalla famiglia Olivero. Il bivacco è attrezzato con pannelli solari, dotato di illuminazione e di dispositivo per chiamate di emergenza. Tornati di poco indietro in una zona riparata si vedono bene, a destra del Pic d’Asti, una montagna unica, dall’affilata cresta: la Crête de la Taillante,
inoltre il Visolotto con le Cadreghe del Viso. (A sinistra del Visolotto la Punta Gastaldi).
Ritorno
Per la via dell’andata, prestare molta attenzione nel tratto dal colle al ripiano inferiore.
Fantastica vista sul Roc della Niera
e sulla Rocca Bianca, 3064 m.
Si scende sulla traccia dell’andata;
ad un certo punto vediamo le nostre ombre che si stagliano sulla parte ancora illuminata dal sole!
Scendendo dal colletto.
Traverso percorso in discesa.
Materiali: normale dotazione per le uscite con le racchette da neve (per il traverso potrebbero essere utili ramponi e piccozza).
Sul sito c’è anche la descrizione dell’itinerario nel periodo estivo a Col Longet.