Salita al Colle del Beth a 2785 m, con possibili punti di fermata intermedi vista la lunghezza del percorso, passando da Seytes nel Parco della Val Troncea, facente parte del Parco delle Alpi Cozie. Il percorso è lungo si percorrono 21 km per la salita fino al colle da Pattemouche, una parte del percorso si risparmia andando in auto fino a dove è consentito.
Il percorso tocca la zona delle miniere del Beth, al tempo uno dei cantieri estrattivi più alti d’Europa, tra i 2300 e i 2500 metri. Nelle miniere si estraeva la calcopirite: essa che si trova all’interno dei calcescisti della Zona Piemontese, rocce di origine oceanica. Il contatto tra l’acqua marina e il magma fuoriuscito da piccoli camini vulcanici sui fondali oceanici provocò la lisciviazione degli ioni metallici di ferro e rame e la successiva deposizione sotto forma di calcopirite. Questo minerale veniva utilizzato inizialmente come rame metallico, poi per la produzione di solfato di rame e acido solforico. Il giacimento fu sfruttato industrialmente a partire dal 1860 fino al 1908. Nel 1904 una enorme valanga provocò la tragica morte di 81 minatori e gran parte degli impianti venne distrutta.
Accesso
In Val Troncea, si arriva dalla SS 23 del Colle del Sestriere in Val Chisone. Si devia in prossimità dell’abitato di Traverses per le frazioni Plan e Pattemouche. Dopo la strada diviene sterrata, per le auto il transito è consentito fino alla borgata di Laval dietro pagamento della tariffa nei fine settimana del periodo estivo.
Itinerario
La prima parte del percorso con partenza da Pattemouche è descritto in questo sito nell’articolo: al Rifugio Troncea passando da Seytes, partendo dall’albergo Club Med gestito da Th-resorts. Il sentiero inizia al cartello segnaletico e si sale nel bosco.
Quando si raggiunge la deviazione per Seytes, 1910 m, si procede verso destra.
Il tratto di sentiero è a mezzacosta, ogni tanto scende o sale leggermente.
Non distante dal Rifugio Troncea c’è la deviazione a sinistra per il Colle del Beth.
All’inizio si percorre una stradina nel bosco di larici: è la vecchia mulattiera (EPT 320).
Dopo il tratto nel bosco si esce in una zona più aperta con bella vista sulle montagne poste sul lato orografico sinistro della Val Troncea, in particolare la Punta Rognosa e Platasse.
Si arriva poi al cartello posto in prossimità dei Forni di San Martino, dove c’è il rudere di un’antica fornace, la zona si presta alla sosta di un gruppo non numerosissimo, la quota è 2320 m.
Poi si continua a mezzacosta
fino a doppiare un crinale.
In basso si vede bene l’abitato di Troncea.
Si arriva poi ad un cartello, se si va a sinistra in salita si segue il sentiero normale per il Colle del Beth, posto sul lato orografico destro del valloncello.
Itinerario diretto al Colle del Beth
Il sentiero inizialmente passa più alto del precedente in senso inverso e poi sale con buona pendenza sulla costiera orografica destra del valloncello.
Ultimo tratto di sentiero verso il Colle del Beth.
Infine si raggiunge il Colle del Beth posto a 2785 m.
A destra del colle si vede la sagoma del Bric Ghinivert.
C’è un rifugio non gestito, con sei posti letto e cucina con fornello a gas, inoltre c’è un termoconvettore a gas per il riscaldamento dei locali. Questo casotto è chiuso a chiave. (Le chiavi vengono consegnate presso la sede del Parco naturale Val Troncea previa prenotazione e accettando tutte le norme previste dal regolamento per la fruizione). Inoltre c’è un piccolo ricovero.
Dal lato Valle Germanasca ci sono 7 laghetti, di cui uno vicino posto in posizione più riparata dal vento.
N.B.: in alto non si trova acqua corrente.
Itinerario all’Angolo e poi al Colle del Beth (variante di salita)
Invece proseguendo diritti si raggiunge in breve tempo l’Angolo dove c’è una zona ampia adatta a fermarsi con gruppi numerosi, a 2435 m, con vista sull’alta Val Troncea. Da lì partiva la “Decauville” (piano inclinato ascendente per i vagoncini che portavano i materiali delle miniere). La zona dell’Angolo è collocata sul versante opposto a quello del sentiero ordinario.
Si sale lungo il vecchio percorso della Decauville, tratto faticoso, per poi spostarsi verso il centro del valloncello prima di un muro di contenimento, posto a destra.
Si arriva ad un segnale e da lì si può scegliere il percorso a destra per la traccia normale o a sinistra, con tracce più vaghe, rimanendo più sul centro del valloncello.
Proseguendo si vede bene la zona vicina al colle.
Infine si raggiunge anche in questo caso il Colle del Beth posto a 2785 m.
Ritorno
Conviene seguire la traccia normale che scende sul lato orografico destro del valloncello. Lontano si vede il Monte Chaberton.
La traccia è ben segnata, attenzione che in alcuni punti è leggermente esposta.
Più in basso si può fare una sosta al Rifugio Troncea e da lì seguire la strada fino al punto di partenza.
Materiali: normale dotazione escursionistica.