Escursione al Colle del Crosiasse da Inverso, frazione di Chialamberto in Val Grande di Lanzo: il percorso si sviluppa prevalentemente nel bosco e passa dalla bella borgata di Urtirè. Nel periodo autunnale si impongono i bellissimi colori del bosco. (Classificato EE perché il sentiero seguito per un tratto non è segnalato).
N.B. La traccia GPX presente si riferisce solo alla discesa fatta sul percorso dell’andata.
Accesso
Si percorre la strada della Val Grande di Lanzo fino a Chialamberto, si svolta al ponte sulla Stura di Val Grande. Dopo il ponte si gira immediatamente a destra verso la borgata Inverso, poco prima di questa in prossimità di una bocciofila c’è un parcheggio. Subito il panorama si apre sulla testata della Val Grande di Lanzo è imponente, tra l’altro si riconosce l’Uja della Gura.
La bella Punta Girard posta al centro della foto.
(Si può vedere anche il video per la Punta Girard presente sul canale YouTube della Compagnia della Cima).
Itinerario
Si percorre il breve tratto per Inverso e sulla strada c’è una “piccola libreria” a disposizione di tutti.
Prima di arrivare alla chiesetta a centro borgata si segue a sinistra un sentiero che costeggia un canale, dal lato opposto c’è una recinzione.
Poco dopo si raggiunge l’attacco vero e proprio del sentiero, cartello segnaletico, che sale nel bosco passando subito vicino a una baita ristrutturata.
Si continua a salire e più avanti si raggiunge la Ca’ di Berta a 978 m; da lì si prosegue nel bosco.
Dopo un tratto di salita più erta si raggiunge una zona pianeggiante, dove c’è Ca’ Girot, in parte diroccata.
Qui ci sono altre indicazioni (palina) e si va verso la borgata Urtirè posta a 1407 m, traversando in salita verso destra, le costruzioni della borgata si intravvedono già da lontano. Si superano dei piccoli rii.
Dalla borgata si imbocca la strada sterrata che proviene da Cuccetta e dove questa spiana si incontrano in successione prima Ca’ Gianin e poi La Muleri, 1456 m; superata quest’ultima costruzione, dopo poco sulla sinistra c’è una traccia, non segnalata, che sale in diagonale e che si imbocca.
La traccia sale la ripida dorsale e richiede di porre attenzione per non sbagliare: si sale prevalentemente andando a destra e ci si congiunge al sentiero 303 che giunge da Cuccetta. (In alternativa si può proseguire sulla strada verso Cuccetta e lì imboccare il sentiero 303. Si perde in questo caso quota e si allunga, ma il percorso è più evidente).
Salendo gli alberi si diradano e si impone alla vista la Levanna Orientale. (Foto della salita alla Levanna Orientale nell’articolo che ricorda Enzo, un nostro amico scomparso. Si intravvedono anche la Levanna Centrale e Occidentale.
Quindi si percorre l’ultimo tratto fino al Colle del Crosiasse.
Al colle
Sulla sinistra c’è una caratteristica struttura rocciosa: vista da sotto ricorda un’aquila che spicca il volo.
in cielo bella iridescenza, fenomeno ottico per cui alcune sostanze presentano riflessi superficiali aventi i colori dell’iride.
Dal colle si può andare verso il Col d’Attia o salire al Monte Doubia.
Ritorno
Per la via dell’andata.
Materiali: normale dotazione da escursionismo.