Corno Grosso o Groshòre

  • Destinazione: Corno Grosso o Groshòre
  • Zona: Alpi Pennine [sez. 9]
  • Gruppo montuoso: Costiera del Corno Bianco [Alpi del Monte Rosa]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valle del Lys (Valle di Gressoney)
  • Difficoltà: F+
  • Data: 06/08/2021
  • Traccia GPX: Scarica
  • Partenza: dalla stazione del Gabiet
  • Altitudine partenza: 2339
  • Altitudine arrivo: 3042
  • Dislivello: 703
  • Attacco percorso: all'uscita della funivia
  • Esposizione: ovest e poi sud
  • Punti di appoggio:

Per chi ama l’alpinismo in luoghi solitari, una montagna rocciosa raramente salita nella Valle del Lys (Valle di Gressoney) con un passaggio di II grado: il Corno Grosso o Groshòre sulla costiera orografica sinistra.

Corno Grosso o Groshòre (al centro della foto)

Accesso

Si percorre tutta la Valle del Lys fino a Staffal dove si parcheggia e si prende la funivia che sale al Gabiet.

Itinerario

Dall’arrivo della funivia si sale in breve al Lago del Gabiet, vista la scarsità di acqua abbiamo potuto attraversare l’immissario in prossimità del lago stesso senza fare il giro più largo.

Chiesetta e Lyskamm sullo sfondo

Abbiamo percorso la sponda orientale del Lago del Gabiet su sentiero.

Lago del Gabiet

Senza raggiungere la costruzione che ospita i custodi della diga, quasi al termine del lago, in prossimità di un rio siamo risaliti con decisione a sinistra.

C’è una traccia sulla destra, salendo, che porta a una presa d’acqua (la traccia GPX in questa prima parte è poco indicativa essendo saliti per prati e arrivando troppo vicini al muro di pietra dove c’è la presa d’acqua).

Lungo il rio

Si continua nella salita incontrando la traccia che sale verso il Passo della Coppa e la si segue fino a un ripiano, ricco d’acqua, che si percorre. Successivamente la traccia volge a sinistra per salire verso il passo, la si lascia e si continua il percorso avendo come riferimento il rio e salendo su terreno erboso.

Sulla sinistra il Passo della Coppa

Nella foto seguente, presa al ritorno, si può vedere gran parte del percorso di salita.

E’ evidente la direzione di salita dal lago

Si perviene a una grande conca detritica posta ai piedi della nostra montagna.

Conca detritica

Quindi si affronta la salita della conca tenendosi a sinistra  tra detriti e massi arrivando ai grandi roccioni che fanno da barriera alla conca. La pendenza aumenta e si può salire dal canale detritico più a sinistra e spostarsi sui ripidi prati, ancora a sinistra; attenzione al mattino se non è ancora arrivato il sole. Sotto la parete gli stambecchi hanno creato al loro passaggio un “camminamento” che si può percorrere verso destra.

Sguardo al percorso fatto

Si continua verso destra fino ad arrivare ad un detritico conoide, al suo termine ci si trova di fronte ad una barriera con tre canali: quello di salita è il più a sinistra, può sembrare ripulsivo dal basso anche per i grossi massi incastrati.

Canale di salita

Quindi si procede in questo canale e c’è il tratto chiave della salita: prima un passaggio di I grado con cui si sale e ci si avvicina alla parete di destra e dopo, all’altezza del masso incastrato e posto in diagonale, un passaggio di II grado. Ci si sposta da destra verso sinistra e si trovano due punti di appoggio: il primo raggiunto piegando molto la gamba e il secondo poco più in alto, buono l’appiglio per la mano sinistra e con la destra in opposizione sulla parete laterale. Con una spaccata verso destra della gamba destra si può poi sollevare la sinistra e uscire su uno stretto camminamento sempre tenendosi alla roccia.

Passaggio di II grado

Dopo un passaggio di I grado traversando verso sinistra quindi si  prosegue camminando e puntando tra sfasciumi e massi al colletto che si vede tra i grossi blocchi di roccia.

Verso il colletto

Dal colletto si volge con decisione a sinistra per cresta o in prossimità su grossi lastroni, camminando o con facili passaggi di arrampicata senza percorso obbligato.

Grossi lastroni sotto il Corno Grosso

Il tratto finale risulta più semplice e si raggiunge l’ometto della cima del Groshòre.

Ulrico in vetta al Groshòre

Roberto sul Corno Grosso o Groshòre

Corno Grosso: la punta è simile ad un uccello

Panorama amplissimo, di fronte a noi la Punta Straling.

Punta Straling vista dal Corno Grosso

Dalla Punta dell’Uomo Storto alla Cima di Netscio e al Corno Bianco signore della costiera.

Corno Bianco

In bella evidenza la punta a cui abbiamo dato il nome: la Cima della Compagnia.

Cima della Compagnia

Sull’altro versante la Testa Grigia.

Testa Grigia

Sul pinnacolo vicino a noi “due curiosi”.

Gracchi

Ritorno

Per la via dell’andata.

Verso il colletto

Prestare molta attenzione nel passaggio chiave del canale.

Discesa al termine del canale

Anche scendendo bellissimi panorami sul Rosa con i Lyskamm in evidenza.

Veduta del Rosa

Si vede bene la Gobba di Rollin.

Gobba di Rollin

Materiali da escursionismo. Meglio avere una dotazione alpinistica minima per il passaggio nel canale.


About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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