Una via che non cerca la difficoltà in parete, ma “cerca il facile”, chiamata Fantasia, adatta a chi desidera una via di arrampicata non troppo impegnativa ed allo stesso tempo lunga: dislivello di 250 m. Difficoltà AD+ 5a. In Val d’Ala ai Contrafforti del Ru sopra Balme, aperta da Appiano con Cuccotto, Montrucchio e Zani nell’anno 2017. Trovate la descrizione di Marco Blatto sul bel libro Valli di Lanzo. Le più belle escursioni classiche e moderne dell’editore Idea Montagna.
Accesso
Si percorre la Val d’Ala fino a Balme e raggiunto l’Antico Albergo Camussot (ora chiuso dopo l’incendio) si gira a destra e si parcheggia nei pochi spazi a disposizione.
Avvicinamento
Per l’avvicinamento si passa tra le costruzioni dell’albergo e si imbocca un sentiero che sale, tralasciato un primo bivio al secondo si va a destra seguendo le indicazioni per il “Labirinto Verticale”, il segnavia è il 229. Si va verso un paravalanghe che protegge l’abitato di Balme.
Poi si continua su pietraia e dopo tra piante di basso fusto. Si lascia la traccia per il “Labirinto verticale” più avanti puntando alla parete, si vede una tacca di vernice bianca con indicata la via.
Itinerario
L1. Si attacca un muretto e poi si fa un traverso verso sinistra (4c). (Questa come le altre soste è preparata con 2 spit da unire).
L2. Dopo la sosta si va a sinistra fino a raggiungere un terrazzino (4b).
L3. Un tiro molto facile (3a).
L4. Questo tiro presenta il passo più impegnativo della via su un piccolo sperone arrotondato (5a).
L5. Dalla sosta si fa un lungo traverso verso sinistra dove sono presenti tratti erbosi.
Un’indicazione facilita l’individuazione della via che, andando decisamente a sinistra quasi in orizzontale e non verso l’alto, non è evidente.
L6. Tratto su parete lavorata (4a).
Belle aperture sullo spartiacque tra la Valle di Viù e la Val d’Ala dalla Torre d’Ovarda alla Punta Lucellina.
L7. Il tiro passa su rocce levigate (4b).
L8. Si sale verticalmente sullo sperone lavorato. Ultima sosta su una pianticella, oppure ad un masso con strozzatura. Per il primo il recupero della corda è faticoso!
Ritorno
Dall’ultima sosta salire brevemente per reperire il sentiero Labirinto Verticale che si segue in discesa (occorre portare con sé le scarpe da approach).
Nei due tratti ci sono delle corde fisse e si passa vicino alla cascata del Rio Mercurin.
L’ultima parte si può fare la discesa in corda doppia dalla sosta della via “Chiacchiere e distintivo” aperta da Blatto, Chiarottino e Lardieri.
Materiali: due mezze corde da 60, 10 rinvii, cordini.
N.B. Vista la parte di discesa sul Sentiero Verticale e il trasferimento per la doppia sull’altra via, è stata caricata la traccia.