Una punta che ha attirato la mia attenzione, al tramonto di una giornata, dal Bivacco Blais al Colle d’Ambin per la forma slanciata che domina la frastagliata Cresta Sud: il Grand Cordonnier, salito dal Colle del Sommeiller per la Via Barale che percorre un tratto la Cresta Sud e poi la Parete Est, PD+. Il nome dato dai primi salitori è per la vaga rassomiglianza fra la cima ed un calzolaio (in francese cordonnier) curvo al lavoro sul suo deschetto.
Accesso
Dall’autostrada Torino-Bardonecchia si imbocca l’uscita di Bardonecchia, che è l’ultima prima del Traforo del Frejus. Poco dopo, giunti a una rotonda si seguono le indicazioni per Rochemolles. La strada in alcuni punti è stretta, supera alcuni tornanti sino al piccolo paese di Rochemolles; oltre, per un tratto la strada è ancora buona poi diventa sterrata. Si continua sulla strada, da percorrere con attenzione, conviene avere un’auto adatta; si oltrepassa il lago artificiale posto a sinistra e si prosegue fino al Piano di Fond. Poi si scende brevemente a sinistra su una diramazione della strada e si può parcheggiare nello slargo, posto poco prima del Rifugio Scarfiotti. (Noi avendo la Panda 4×4 siamo saliti ancora, le segnalazioni indicano la pericolosità della strada).
Itinerario
Il percorso iniziale segue la strada sterrata, all’inizio molto esposta, che porta al Colle del Sommeiller con belle aperture sulle cime vicine, come il Gros Peyron con la tondeggiante cupola sommitale.
Si percorre la strada, o il sentiero che la taglia in diversi punti, fino a raggiungere il Colle Sommeiller da dove inizia la discesa passando vicino ai resti del ghiacciaio omonimo in un ampio vallone detritico.
Sono presenti ometti che indicano la via; l’arretramento del ghiacciaio permette nel giro, con leggero semicerchio, di non perdere ulteriore quota.
L’ultima parte si sale su detriti più fini fino al Colletto Cordonnier, 2973 m.
Noi ci siamo imbragati ed incordati già al colletto; da lì si segue una traccia, è presente un ometto, che contorna verso est una protuberanza rocciosa.
Si sale un canale erboso, sono presenti alcuni ometti, ed infine si scende di poco ad uno stretto colletto, punto di congiunzione di due canalini provenienti uno da est e l’altro da ovest.
Poi si affronta il primo tratto di arrampicata con un passaggio roccioso in leggero strapiombo, di III-, con buone prese.
Al termine si trova una sosta con chiodo, fix, cordone e maillon. Di qui seguire a destra una cengia erbosa lungo il versante est.
Dopo si torna verso la cresta e si approccia un camino di II grado, è presente un chiodo alla base. Poi si arriva alla base di un diedro, abbastanza alto, all’incirca 12 m, che sale direttamente con passaggio leggermente strapiombante, posto all’inizio, III- (è presente un chiodo alla base).
Si raggiunge la parte terminale del camino e si va verso destra su una placca inclinata e fessurata (lì abbiamo usato un friend e a giudizio dello scrivente è risultata la parte più impegnativa, fatta con gli scarponi).
Quindi si raggiunge una sosta, su spigolo, attrezzata con fix e cordino.
Da lì si prosegue verticalmente fino a raggiungere una croce in metallo, poi verso destra per pochi metri di facile arrampicata ed infine verso sinistra si affronta un passaggio leggermente aggettante di II+, è presente un fix, per arrivare alla cima sud del Grand Cordonnier.
In cima
Panorama ampio.
Bella apertura su una delle mete storiche dell’arrampicata: i Denti d’Ambin.
Ritorno
Si segue l’itinerario di salita, utilizzando le calate in corda doppia. Sull’estrema propaggine meridionale della cima, non immediatamente visibile, si trova un cordone con maillon per calata.
Ci si cala sino all’altezza della croce commemorativa, attenzione che si trova leggermente a sinistra,
da qui si disarrampica per la placca per arrivare al punto di sosta sullo spigolo per effettuare la bella calata fino alla base del diedro.
Si continua prima in disarrampicata poi su cengia erbosa ed infine l’ultima corda doppia per il passaggio roccioso su sosta a chiodi con cordone e maillon.
Quindi si raggiunge per sentiero scosceso il Colletto Cordonnier. Da lì occorre tenere presente che si deve attraversare l’ampio vallone, risalire al Colle del Sommeiller e ridiscendere, tragitto lungo!
Materiali: corda almeno da 30, alcuni friends medio grandi, rinvii, fettucce e cordini. Casco.