Domina l’abitato di Gressoney-Saint-Jean, ben visibile in particolare dalla località Biel: La Corna o Tälléspétz, 2451 m, che è l’ultima elevazione che scende dalla Punta Carestia (Corno Rosso), salita passando dalla Valle dei Principi.
Il percorso alpinistico è per la Parete Nord (breve) e poi per la Cresta Est.
Accesso
Da Pont-Saint-Martin si percorre sulla strada regionale la Valle del Lys (Val di Gressoney) fino a Gressoney-Saint-Jean e nell’abitato, in località Valdobbia, quando si incontra l’indicazione per Castel Savoia, si svolta a sinistra e subito dopo a destra nella strada che costeggia il Lys; lì si parcheggia, sono presenti diversi posti auto.
Itinerario
Sulla strada regionale di fronte a dove si svolta si trova un cartello indicatore che segnala la partenza del sentiero n. 11 per il Colle di Valdobbia. Il sentiero inizialmente sale fra le case, dove terminano c’è una palina, di fianco ad un’edicola, con anche l’indicazione per il Rifugio Ospizio Sottile. Ci si addentra nel bosco su sentiero ben tracciato. Più avanti si incontra una palina e si tiene la destra, sentiero 11B. Alla successiva palina si va ancora a destra e si giunge prima ad un alpeggio su pratone e poi al bellissimo alpeggio di Obre Hobeerg.
C’è una monorotaia che serve per il trasporto di materiale all’alpeggio.
Si risale dietro l’alpeggio verso la Valle dei Principi (presente descrizione su questo sito con percorso di salita diverso).
I vividi colori autunnali fanno ancora più risaltare questa bellissima valletta, un anticipo di paradiso.
Sguardo all’indietro sull’incantevole Valle dei Principi
Al termine della valle si va a destra per una salita vicina al torrente e più in alto si lascia questa traccia per il Punta Carestia per andare ancora a destra verso l’alpeggio di Brònne, con vista su l’ardua Grivola bella.
L’alpeggio è su un piccolo pianoro.
Si continua dietro l’alpeggio attraversando la radura e poi salendo la costiera senza traccia obbligata (più avanti tenendosi più bassi c’è una grande pietraia oppure si può stare più in alto) avendo come riferimento visivo la cima della meta.
Si può notare avvicinandosi la cengia percorsa in salita.
Quindi si raggiunge un’ampia costiera e si traversa verso destra fino ad un ripido canale erboso che si risale e arrivati sotto ad una barriera rocciosa si scorge a destra una piccola cengia con evidenti tracce di animali (nella giornata abbiamo visto in zona camosci) e la si percorre per circa dieci metri.
Lì abbiamo attaccato la parete, in direzione di piccoli pini mughi ravvicinati, in modo deciso. Dopo poco c’è un passaggio più impegnativo che si fa, con presa della mani a sinistra, tirando con decisione di braccia, per noi catalogabile di III. Sfruttando i tre pinetti il primo di cordata ha attrezzato una sosta. Si va verso sinistra per un tratto di magro prato inclinato fino ad una seconda fascia rocciosa. A destra si vede bene una piccola cengia, molto esposta, che sale in diagonale, I grado (la difficoltà che abbiamo trovato era per l’appoggio dei piedi da cercare con attenzione, la parete a nord era in ombra e c’era erba con terriccio). A metà abbiamo sistemato un friend, per sicurezza, in una fenditura poi fatta la sosta attrezzata intorno ad un pino mugo abbastanza alto.
Da lì ancora verso destra con un tratto più deciso di salita su roccia; al termine abbiamo attrezzato l’ultima sosta.
Poi un breve tratto di salita ripida porta ad un colletto e da lì a destra per cresta stando o sulla stessa (si può procedere di conserva sfruttando gli spuntoni per far passare la corda) o abbassandosi leggermente poi sul lato sud in prossimità di uno sperone (che si vede nella foto sotto).
Si giunge infine sulla cima, dove c’è un ometto con bastone infisso e più in basso a sinistra una bandiera.
In cima
Panorama invidiabile, nonostante l’altezza contenuta de La Corna, per la sua posizione aggettante nella Valle del Lys. Sulla destra orografica della valle si impone alla vista la Testa Grigia preceduta dal Monte Pinter, dove c’è il Bivacco Lateltin fatto dal nostro amico Ulrich che ci ha accompagnato fino alla base.
Sempre sulla destra orografica della Valle del Lys il Rothorn e Piccolo Rothorn,
dietro il Rothorn, nella Valtournenche, si impone sua maestà il Cervino.
Inoltre si vedono a cavallo i due bellissimi Lyskamm.
Sulla dorsale orografica sinistra della Valle del Lys si nota la costiera che parte dalla Punta di Rissuolo verso il Corno Carro e dietro la Punta Ciampono, 3232 m.
La cima vicina più importante è la Punta Carestia (o Corno Rosso), 2979 m.
Ritorno
Per la via dell’andata. Nel primo tratto siamo stati prima a sinistra della cresta e poi abbiamo continuato per cresta.
Sempre utilizzando i punti sosta dell’andata siamo scesi fino ai piccoli pini mughi (prima sosta della salita), e con una doppia sugli stessi ci siamo calati per una decina di metri sulla sottostante cengia.
Nel percorso si ripassa dalla Valle dei Principi dove abbiamo ammirato su un tronco morto il rifiorire della vita!
Successivamente abbiamo fatto tappa all’alpeggio di Scherpia Dessous
ed il pastore Anton, amico di Ulrich, con suo fratello Josef salito da Gressoney-Saint-Jean, ci hanno offerto il tè con tegole valdostane, un lusso!
Materiali: piccola dotazione alpinistica, corda da 30 m.