L’uomo di fronte alla presenza da conoscere è desideroso

In questo brano tratto da: “Si può (veramente?!) vivere così” Pagg. 63-64 Luigi Giussani ci dice che l’uomo di fronte alla presenza da conoscere, è desideroso, curioso come un bambino.

Come si dice che l’essere, il vero, il bello, il buono sono la stessa cosa, così l’uomo è quel livello della natura in cui la natura incomincia a conoscere di che cosa è fatta: autocoscienza. La natura è fatta, cioè alla natura vien donato l’essere, di essere. Non c’era niente, non c’era una natura morta, c’era il niente! Non c’è un altro passo tra il niente e l’essere.

L’uomo è desideroso di conoscere

Perciò l’uomo di fronte alla presenza da conoscere è desideroso, curioso come il bambino.

Questa positività naturale non è una virtù, cioè non è opera dell’uomo – prodotto della libertà -, ma è opera di Dio: crea le montagne e, creando te, crea uno che, diventando cosciente della presenza delle montagne, dice: «Che bello!». Perciò, originalmente, la conoscenza del reale, di ciò che è, ottiene l’interesse attonito dello sguardo umano, dell’uomo come un bambino (è così originale che si chiama bambino). E «Se non sarete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli». Il regno dei cieli è il regno dell’Essere”.

Curioso come un bambino

Luigi Giussani 

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Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.