Più che una descrizione è un breve racconto della salita alla Maledia e primo tentativo della Traversata degli Italiani ai Gelàs, non completata, partendo dal Rifugio Pagarì. Per vedere la descrizione dettagliata della Traversata degli Italiani rimandiamo all’omonimo articolo.
Itinerario
Roberto e il sottoscritto, siamo partiti nel pomeriggio da San Giacomo di Entracque, su sentiero
e arriviamo dopo 4,30 ore
al bel Rifugio Pagarì.
Bob ci raggiungerà il mattino seguente mettendoci poco più di metà del nostro tempo!
Dopo l’avvicinamento risaliamo un ripido canalino della Maledia, compreso tra il circo del Pagarì e la cresta del Caire del Muraion e arriviamo al colle.
Quindi saliamo alla Maledia, prima tappa della nostra lunga giornata. Dal colle al pendio detritico che conduce alla vetta, i passaggi in roccia nei canalini hanno difficoltà massima di II+.
Ridiscendiamo e affrontiamo la “Via degli Italiani” che è una lunga cresta rocciosa che conduce al Gelàs. Evitati alcuni tratti difficili, ne affrontiamo altri arrampicando piacevolmente su roccia solida intiepidita dal sole. L’ultimo tratto è veramente esposto e non ce la sentiamo di affrontarlo, non avendo tutta l’attrezzatura richiesta.
Per evitare di rifare lo stesso percorso dell’andata scendiamo per ripidi canaloni, prima in Francia per risalire e poi dalla parte dell’Italia e poi verso il Bivacco Moncalieri.
Alcuni errori ci costringono ad allungare il percorso e ritorniamo verso il rifugio, arrivando sotto che è quasi notte. Ci aspettano 4 ore di cammino sul sentiero per arrivare alla macchina. Lo affrontiamo nel buio totale illuminati da una sola pila che per fortuna ha retto. Arriviamo alle macchine all’una di notte.
Per il percorso al rifugio e primo tratto via, vedi: https://youtu.be/5B7OL5lRHHk
Della lunga giornata costellata di errori ci rimane la salita alla Maledia e l’inizio della Traversata degli italiani ai Gelàs con il desiderio di completarla.