Mont Froid

Una montagna che domina una vasta zona della conca del Moncenisio e del fondovalle della Alta Moriana (Vallée de l’Arc): il Mont Froid (Monte Freddo), alto 2822 m con un panorama superbo. Conosciuto anche per le fortificazioni costruite alla fine del XIX secolo (Ouvrage du Mont-Froid). Durante la Seconda guerra mondiale il Mont Froid fu teatro di violenti scontri, essendo uno dei punti strategici della Linea Maginot. In particolare nell’aprile dell’anno 1945 si scontrarono le truppe di montagna: i Chasseurs alpins francesi con i Gebirgsjäger tedeschi nella Bataille du Mont-Froid (come è ora ricordata).

Vicini alla cima del Mont Froid

Accesso

Si percorre l’autostrada lungo la Valle di Susa, poi lasciata la stessa si raggiunge Susa. Dall’abitato si percorre la Statale 25. Si supera il confine e si sale al Lago del Moncenisio. Lo si costeggia e poco prima del Colle del Moncenisio si svolta a sinistra. Breve discesa verso il lago e poi curva a gomito a destra per imboccare la stretta strada che porta al Col du Petit Mont Cenis, indicazione per il Refuge du Petit Mont Cenis.

Refuge du Petit Mont Cenis

Poco dopo il bivio per il rifugio si può parcheggiare a destra su uno spiazzo erboso.

Itinerario

Si inizia a salire la strada sterrata che parte in prossimità dello spiazzo, più avanti nel percorso si nota un piccolo laghetto posto più in basso.

Strada sterrata

Poi si svolta a sinistra e dopo pochi metri un ometto posto a 2235 metri indica l’inizio del non evidente sentiero. Ci si dirige verso ovest.

Sentiero che si dirige verso ovest

Si continua sul sentiero ben segnato che, passando vicino a profonde doline, sale verso il Col de Sollières, posto a 2639 m. Si incontra una struttura diroccata con una palina indicatrice, da lì si va verso sinistra.

Mentre a destra si sale al Signal du Petit Mont Cenis.

Signal du Petit Mont Cenis

Altra palina indicatrice al colle con le indicazioni per il Fort du Mont Froid. Ormai la meta si vede, si percorre la strada sterrata.

Poi si prosegue la salita su pratoni per bella traccia di sentiero, dopo non molto si impenna.

Quando si raggiunge il muro del forte si svolta verso sinistra

Mura del forte

Verso la vetta del Mont Froid

fino all’alta croce di vetta.

Croce del Mont Froid

In cima

Il panorama è estesissimo. In primo piano, il Dent Parrachée, 3697 m.

Dent Parrachée

Il grande bacino glaciale della Vanoise con a destra il Dôme de Chasseforêt,

Dent Parrachée e Dôme de Chasseforêt

oltre ci sono la Grande Casse, la Grande Motte e il Mont Pourri.

Grande Casse

Vista dai Denti d’Ambin alla Punta Ferrand e al Monte Niblè, più lontane (non in foto) si notano tra le altre il Gros Peyron e la Pierre Minieu.

Dai Denti d’Ambin alla Ferrand e al Monte Niblè

Roberto, Giorgio al centro e Massimo

Ritorno

Breve digressione nella parte bassa del forte dove un bell’arco resiste al tempo, non oltrepassabile per frana, poi risalita su pietrame sulla dorsale.

Da lì per la via dell’andata.