Situato in Alta Versilia, il Monte Corchia è una delle principali vette delle Alpi Apuane nota anche per le suggestive grotte. Il percorso descritto parte da Passo Croce, risale il ripido canale Pirosetto e raggiunge la cima ovest, quindi segue la lunga cresta fino alla cima principale. La discesa è sul lato est, fino al Rifugio Del Freo in località Mosceta e il ritorno avviene per un sentiero che aggira il Corchia sul lato nord. Questa gita è consigliata con tempo bello e asciutto.
Accesso
Raggiunta Levigliani in Alta Versilia si prosegue fino a Passo Croce dove si lascia l’auto nei pressi di un parcometro (ricordarsi di portare monete per il biglietto).
Itinerario
Il sentiero parte poco oltre, in corrispondenza di una deviazione per una strada marmifera, puntando decisamente verso l’alto a fianco di tavoli da picnic. Si va in direzione di un ripetitore passivo (grosso rettangolo metallico).
Dopo 15 minuti circa si incontra nuovamente la marmifera e la si percorre fino a quando non si vede una galleria. A quel punto si devia a sinistra nuovamente su sentiero, indicato con segni blu.
Il sentiero si avvicina ai torrioni del Corchia e poi volge verso destra dove inizia il canale Pirosetto. Non bisogna farsi impressionare dall’aspetto repulsivo delle rocce: in realtà il passaggio è più semplice di quanto sembra. Vi sono comunque due punti in cui è necessario usare le mani per superare il passaggio (io l’ho fatto con un cane, aiutandolo un po’). Va detto inoltre che le pendenze in alcuni punti sono accentuate, quindi non è consigliabile per chi soffre di vertigini.
Superato il canale, il sentiero prosegue in modo vario portandosi sulla cresta sud e successivamente sull’anticima del Corchia (1632 m).
Sia questa cresta sia la successiva sono abbastanza ampie e non pongono problemi. Bisogna però fare attenzione ad un punto piuttosto scosceso che precede l’anticima.
La sella che unisce le due cime è la parte sommitale della cava di marmo e la si percorre costeggiando la recinzione che la delimita.
La vetta, riconoscibile dalla croce metallica con annesso cassetto per il libro, è ampia e parzialmente erbosa.
Da qui, in una bella giornata si possono ammirare le montagne circostanti tra cui, nelle vicinanze, il Pania della Croce verso est e il Monte Altissimo verso ovest (1676m, circa ore 1,5 dalla partenza).
In direzione sud, se la giornata è limpida, si distingue la Versilia e il mare.
La discesa sul lato est non pone particolari problemi: il sentiero pietroso è quasi sempre evidente e guardando verso il basso si intravede il tetto del rifugio.
Ogni tanto il sentiero si affaccia sulla cresta da cui si vede in basso il villaggio di Levigliani e una cava di marmo.
Arrivati in fondo, ci si trova in una rigogliosa prateria con il sentiero che punta in direzione nord verso il Rifugio Del Frea presso la Foce di Mosceta.
Questo è un buon punto per fare sosta e prendere caffè e un’ottima crostata ai frutti di bosco.
Poco sopra il rifugio parte il lungo sentiero n. 129 che con diversi saliscendi aggira il Monta Corchia sul lato nord in direzione ovest verso Passo Croce.
Il cammino si svolge completamente nel bosco in direzione di Fociomboli (1282 m). Ad un certo punto c’è una deviazione per Puntato che non conviene seguire perché situato più in basso.
Dopo circa 1 ora dal rifugio si arriva a Fociomboli dove si incontra un cartello indicatore fatto bene.
Da questo punto parte una strada carrozzabile che riporta a Passo Croce in 30 minuti circa.
Attrezzatura
Normale dotazione escursionistica. Percorso sconsigliato quando piove o nevica.