Imponente montagna situata nell’omonimo vallone, il Monte Grauson (pronunciato Grosòn) nella Valle di Cogne offre agli amanti di luoghi selvaggi un percorso di arrampicata tra roccette, creste e pendii erbosi scoscesi. La fatica è compensata da un’ampia vista su tutte le montagne circostanti.
Accesso
Si risale la Valle di Cogne fino al capoluogo e successivamente ci si dirige verso la frazione Gimillan che si percorre fino in fondo. Si parcheggia a fianco di un torrentello nei pressi di un ponte con palina descrittiva.
Itinerario
Attraversato il ponte si percorre un evidente e ben segnalato sentiero che si inoltra nella Valle Grauson.
Una palina indica il Rifugio Grauson che si trova nella valle a circa 1h 30 min situato sul nostro percorso. Nella prima parte il sentiero si innalza allo scoperto nei campi sopra l’abitato di Gimillan fino ad una cappellina.
Successivamente prosegue nel bosco alternando tratti in salita con una lunga discesa che termina sul ponte che attraversa il torrente Grauson.
Lungo il percorso si incontrano diverse paline con cartelli indicatori. La direzione è quella dell’Alpe Grauson désot (inferiore) indicata a 1h 05 min dal cartello.
Il sentiero, sempre ben marcato, prosegue per un buon tratto nel bosco fino a raggiungere un’evidente croce posta su un’altura.
Proseguendo quasi in piano si incontra sulla propria sinistra l’alpeggio di Grauson inferiore e poco dopo si riattraversa il torrente e si risale sul lato sinistro.
Giunti in cima al dosso erboso si nota a breve distanza il Rifugio Grauson, recentemente ultimato.
Al rifugio si riceve un’ottima accoglienza e ci si ristora con una bevanda calda.
Subito dopo il rifugio, guardando verso nord-ovest, si può ammirare il Monte Grauson in tutta la sua imponenza.
Allontanandoci di un centinaio di metri, si incontra il bivio che si prende a destra in direzione dell’alpeggio di Grauson Damon (superiore).
L’indicazione da seguire è quella dei Laghi Lussert come segnato dai cartelli nei pressi della baita.
Dopo circa 15 minuti dall’alpeggio si esce dal sentiero dal lato sinistro e ci si dirige su una zona prativa quasi in piano verso la base del paretone est.
Vista dal basso la parete est presente un passaggio a forma di Y il cui tratto diritto inizia dal pianoro e risale la morena e il ripido tratto erboso fino quasi a raggiungere le balze rocciose poste in alto.
A quel punto si può scegliere il ramo di destra, più breve, che porta alla cresta nord oppure quello di sinistra, più lungo, che porta alla cresta sud-est. Noi abbiamo preferito quest’ultima, perché apparentemente più semplice.
Il percorso è pochissimo segnato: sono presenti solo alcuni ometti nella parte più alta.
La via non è mai obbligata e si deve scegliere a seconda dei posti tra roccette di cresta con difficoltà massima di II / II+ e pendii erbosi piuttosto scoscesi.
Ovviamente bisogna evitare di andare col bagnato perché le erbe oline diventano molto scivolose. Infine, dopo una salita che può durare 1,5 – 2,5 ore dalla base della montagna, si intravede la croce di vetta
.Eccoci, dopo una certa fatica, in cima al Grauson.
Dalla vetta si vedono, verso est, i Laghi Lussert in lontananza l’Emilius.
Dal lato nord si ammira a breve distanza l’imponenza della Punta Garin.
Verso sud-ovest, in lontananza si distingue Cogne con il pratone di Sant’Orso
mentre spostando lo sguardo verso ovest si ammira la suggestiva Grivola, oggi un po’ coperta dalle nuvole.
Verso sud-est è ben visibile la Tersiva con il suo ghiacciaio residuale.
Ritorno
Il ritorno si svolge dalla stessa parte dell’andata. Occorre fare attenzione fino alla base della montagna perché il percorso visto dall’alto non è sempre evidente.
Materiali: minima dotazione per alpinismo, è utile portarsi il casco, l’imbrago, qualche moschettone e una corda da 20/30.