Il Passo di Zube collega la Valle del Lys con la Val d’Otro e poco a sud dello stesso c’è una cima a forma di piramide: il Corno Forie; la salita prevede un breve tratto di arrampicata, difficoltà F, per la Cresta Nord, fino ai 3018 m della vetta.
Accesso
Si percorre tutta la Valle del Lys fino a Staffal dove si parcheggia e si prende la funivia che sale al Gabiet.
Itinerario al passo di Zube
Dall’arrivo della funivia si sale in breve al Lago Gabiet
e poi si continua a sinistra dello stesso passando vicino ad un bar che si costeggia in basso, e dopo poco c’è un segnale in legno che indica la direzione per il Passo di Zube.
Il percorso prosegue a mezza costa seguendo le indicazioni con ometti e segnali arancioni
fino ad una balza rocciosa, appena dopo una piccola sorgiva, che si sale con decisione (attenzione in caso di terreno bagnato). Dopo il percorso, che flette verso sinistra, è meno erto e si passa su zone erbose con pietre affioranti.
Volgendosi, lo sguardo si apre sul Lago del Gabiet e sulla costiera orografica destra della Valle del Lys con bella vista su: Corno Vitello, Testa Grigia e Rothorn.
Ci si sposta passando in un valloncello con piccoli laghetti a 2700 m, e si vede bene a sinistra il Corno Rosso.
Quindi la traccia si congiunge con quella che arriva dal Vallone di Mòòs e si sale in una valletta detritica, piccolo rivolo d’acqua, seguendo ora evidenti frecce gialle. Si vede bene sulla destra la meta finale: il Corno Forie.
Si raggiunge il Passo di Zube, 2874 m, con bella vista sulle cime del Monte Rosa: tra le altre Ludwigshöhe, Punta Giordani, Piramide Vincent, Lyskamm ed altre, con i ghiacciai in forte riduzione.
Itinerario al Corno Forie
Dal passo si va a destra (sud) seguendo la cresta su terreno di sfasciumi in direzione dell’evidente cima.
La cresta sale ora con più decisione e si vedono bene due denti che precedono la cima.
Noi abbiamo deciso di risalire la rampa-diedro tra i due denti, incordandoci per sicurezza. Prima un piccolo diedro si supera verso sinistra (II), poi un tratto appoggiato porta in cresta. Si attacca, volgendo a destra, su placche appoggiate (I), fino al punto culminante del secondo dente; la presenza di erba e licheni richiede attenzione.
Si scende di pochi metri ad un intaglio sottostante su lame verso il versante piemontese (II), la difficoltà è che gli appoggi per i piedi, essendo la parte superiore a sbalzo, non si vedono. Quindi si prosegue per cresta con roccette alternate a piccoli tratti di prato, si affronta un passaggio su roccia, versante Valle del Lys, su un diedro aperto (II) che, se si vuole, si può evitare.
Si prosegue fin sulla cima.
Ritorno
Per la via dell’andata, salvo che, raggiunto l’intaglio, prima dei due denti si può scendere il caminetto, lato Valle del Lys, contornando prima a destra e poi tornando verso sinistra nel centro del caminetto.
Si prosegue su vaghe tracce passando a lato dei denti, ricongiungendosi poi al percorso di salita fino al passo e poi verso il Lago Gabiet. (La traccia allegata è per il Passo di Zube).
Materiali: normale dotazione escursionistica per il Passo di Zube e piccola dotazione alpinistica per il Corno Forie. Noi avevamo due corde da 20, ne basta una.