Una bella e non difficile escursione da Mondrone, nella Val d’Ala, con le racchette da neve, prevalentemente su strada interpoderale e senza forti pendenze, fino a Pian del Prà. Nel percorso, quasi sempre nel bosco, si incontrano alpeggi, baite isolate e il panorama è dominato dall’Uja di Mondrone, il piccolo Cervino delle Valli di Lanzo; sul versante orografico opposto una serie di cime sopra i 3000 si impone alla vista.
Il piccolo abitato forse prende il nome dalla bella cima che lo domina, anticamente chiamato Mons Dreonis, oggi Uja (vuol dire ago) di Mondrone ed è diviso in due frazioni, Colomba e Codera, dal Rio della Chiesa.
Accesso
Si percorre la Val d’Ala fino a Mondrone, frazione di Ala e si parcheggia nella piazza, antistante la chiesa, posta sulla sinistra.
Itinerario
Da lì si attraversa la strada per il Pian della Mussa e si imbocca una stretta strada; all’inizio della stessa c’è una fontana ed un cartello segnaletico. Dopo un breve tratto lungo il piccolo Rio della Chiesa, la strada asfaltata curva a destra, si va dritti per la poderale non più ripulita e si mettono le racchette da neve.
Si continua sulla strada, nella salita di fronte a noi si impone l’Uja di Mondrone. (Su questo sito trovate foto dell’Uja vista salendo alla Punta Rossa di Sea).
Più avanti una sbarra blocca l’accesso dei mezzi alla strada; si prosegue sulla stessa fino a giungere in prossimità di un gruppo di case.
La strada fa un giro per portarsi sopra le case ed alla curva si vede bene la Punta d’Arnas sullo sfondo, con sotto e a destra la cresta della Punta Maria.
Successivamente si apre la vista sulla bassa Val d’Ala.
Sul lato orografico destro della valle si vedono (da sinistra verso destra della foto) la Punta Barale e il Monte Servin.
La traccia, n. 233, fa parte del percorso del GTA. Raggiunta quota 1560 m, un’indicazione indica di lasciare la strada; si sale in modo deciso verso l’alpeggio di Pian Bosco (o Pian Bosch).
Lo si raggiunge in breve.
Passando tra le case si va verso destra
e si scende su sentiero stretto un piccolo tratto per poi salire in diagonale. Qui si trova una maggiore inclinazione del pendio sul quale, essendo esposto al sole, la neve può sciogliersi prima. Si continua fino a rincontrare in prossimità di un roccione la strada, questa poco dopo scende e poi risale. Più avanti si vedono in alto gli alpeggi di Pian del Prà.
Quindi si fa un’ampia curva e si sbuca sul pianoro, inclinato sotto gli alpeggi. (La traccia estiva taglierebbe in mezzo agli abeti a sinistra, ma conviene seguire la strada).

Pian del Prà
Bellissimo punto panoramico in una posizione assolata, bella apertura sulla Val d’Ala con la costiera della Cima Autour, 3021 m.

Costiera orografica destra della Val d’Ala
Ci si può sedere sulle assi poste a fianco della costruzione più a destra.
Ritorno
Un ultimo sguardo all’Uja di Mondrone e poi per la via dell’andata,
salvo che per il taglio fatto a Pian Bosco, conviene seguire la strada più lunga ma più sicura.
Materiali: normale dotazione per le uscite con le racchette da neve.
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