Cima Dronero – Via attrezzata degli Alpini al Monte Oronaye

Punta Donero via attrezzata degli alpini
  • Destinazione: Cima Dronero per la Via attrezzata degli Alpini al Monte Oronaye
  • Zona alpina: Alpi Cozie [sez. 4]
  • Gruppo montuoso: Gruppo del Chambeyron [Alpi Cozie meridionali o Alpi del Monviso]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Valle Maira
  • Difficoltà: PD
  • Data: 15/09/2019
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: dopo Viviere
  • Altitudine partenza: 1840
  • Altitudine arrivo: 3050
  • Dislivello: 1210
  • Attacco percorso: in prossimità del cartello indicatore della Via attrezzata degli Alpini
  • Esposizione: est
  • Punti di appoggio: Bivacco Valmaggia

Una storica via attrezzata dagli Alpini al Monte Oronaye, fino alla Cima Dronero, in Valle Maira sul confine italo-francese, nel percorso si passa vicino al Bivacco Angelo Valmaggia.

Accesso

Si risale la Valle Maira fino al paese di Acceglio e  si imbocca la strada a sinistra che porta alle frazioni di Chialvetta, Pratorotondo e Viviere. Su strada stretta si sale e si posteggia sulla strada, in prossimità di un cartello indicatore della ferrata, posizionato su una curva a sinistra.

Carta della ferrata

Carta della Ferrata degli Alpini

Itinerario

Si percorre la strada, e poco dopo, in corrispondenza dei cartelli e di una croce, si imbocca sulla destra il sentiero S9, che attraversa il Vallone di Enchiausa.

Palina indicante sentiero

Palina indicante sentiero

Su una roccia si trova anche una vecchia indicazione.

Via ferrata degli alpini

Via Ferrata degli Alpini al Monte Oronaye

Si oltrepassa la grangia Gorra, posta sulla sinistra a 1915 m, con zone dedicate alla coltivazione dei cavoli.

Grangia Gorra

Grangia Gorra

Si continua il percorso nel vallone dominato sullo sfondo dal Monte Oronaye.

Sentiero verso il Monte Oronaye

Sentiero verso il Monte Oronaye

Il sentiero di salita costeggia il bellissimo Bric Content (foto scattata al pomeriggio) salendo più decisamente.

Bric Content

Palina indicante il Colle Feuillas

Palina indicante il Colle Feuillas

Si attraversano dei rilievi prativi sul sentiero S30 in direzione del Colle Feuillas. Le paline indicatrici aiutano nel percorso.

Per il Colle Feuillas

Per il Colle Feuillas

Oltre il pendìo erboso dopo questo tratto si giunge in vista di un abbeveratoio.

Gianni si specchia nella pozza d'acqua

Gianni si specchia nella pozza d’acqua

Bivacco Valmaggia

Bivacco Valmaggia

Si passa vicino al Bivacco Angelo Valmaggia, che è di proprietà della Giovane Montagna, sezione di Cuneo, associazione che ci ricorda il beato Pier Giorgio Frassati, del CAI sottosezione di Dronero, del Comune di Acceglio. Ha 12 posti letto, gas e luce. E’ dotato di impianto elettrico per l’illuminazione interna, alimentato da pannelli fotovoltaici. Una originale struttura esterna, che contiene pietre, serve a realizzare una camera d’aria calda per “riscaldare” naturalmente l’interno del bivacco. La fontana non è troppo distante dal bivacco, che è sempre aperto.

Una originale struttura esterna, che contiene pietre, serve a realizzare una camera d'aria calda per "riscaldare" naturalmente l'interno del bivacco.

Bivacco Angelo Malvaggia

Poco oltre il bivacco troviamo la fontana, la Font dè Giuanin.

Successivamente si sale per i ghiaioni che scendono dall’Oronaye andando con decisione a sinistra.

Tratto percorso

Tratto percorso per la Cima Dronero

Si continua per sentiero trovando le indicazioni poco prima del bivacco.

Segnale sul sentiero nel ghiaione

Segnale sul sentiero nel ghiaione

E infine si arriva al Bivacco Enrico e Mario, a 2650 m, con un tempo di circa ore 2,30.

Bivacco Enrico Mario Ferrata degli alpini

Bivacco Enrico e Mario, 2650 m

Il Bivacco Enrico e Mario, con pochi posti letto, è sempre aperto. Serve in caso di emergenza, molto, molto spartano. Al piazzale davanti al bivacco si indossa l’imbrago con il kit da ferrata e il caschetto perché lì sulla destra parte il sentiero di avvicinamento che supera un risalto roccioso con alcuni ripidi gradini intagliati.

Per la Cima Dronero via attrezzata degli Alpini dal bivacco si sale costeggiando la montagna prima su una traccia esposta e stretta (sono presenti dei fittoni).

 esile traccia esposta

Su traccia esposta, qui al termine

Traverso su ghiaione Ferrata degli alpini

Traverso su ghiaione

Si attraversano quindi i ghiaioni da sinistra a destra.

Ci sono dei punti di ancoraggio, utili in particolare con terreno bagnato.

Fittori per le sicure

Fittoni per le sicure

Più avanti iniziano le corde fisse. Sulla via attrezzata sono presenti due tipi di cavo affiancati, addirittura uno è lo storico cavo d’acciaio che risale al periodo in cui è stata fatta la ferrata (anni ’30), con le caratteristiche olive in legno, di facile presa per le mani, il secondo è il cavo di sicurezza posato durante la sistemazione del percorso.

Funi metalliche per la sicurezza

Funi metalliche per la sicurezza

Dopo si affronta un tratto con rocce giallastre che porta velocemente al primo punto di appoggio lungo la via, un piccolo e basso ricovero.

Breve sosta Compagnia della Cima

Breve sosta

Il primo ricovero.

Piccolo ricovero

Piccolo ricovero

Dal ricovero  si attraversa a sinistra verso la parete con un tratto esposto.

Via attrezzata degli alpini

Tratto dopo il ricovero

Il tratto seguente raggiunge con una linea più verticale il secondo ricovero sulla Sella Dronero, incassato nella parete. Di fianco ad esso si inizia la salita di una lunga scala metallica.

Secondo ricovero posto sulla Sella Dronero

Al secondo ricovero posto sulla Sella Dronero

Interno del econdo ricovero posto sulla Sella Dronero

Interno del secondo ricovero sulla Sella Dronero

Scala metallica

Sulla scala metallica

Scala metallica

La lunga scala dell’ultimo tratto è piuttosto vicina alla parete e quindi lo spazio per l’appoggio dei piedi è limitato, attenzione quindi a posizionare bene lo scarpone per evitare di scivolare dall’appoggio; inoltre alcuni gradini sono bombati verso il basso. Dopo la scala ci si sposta a destra e si percorre un ultimo tratto attrezzato che termina alla Cima Dronero, 3050 m, in un tempo di circa ore 1,30 dal Bivacco Enrico e Mario.

Al termine della scala Compagnia della Cima

Al termine della scala della Ferrata degli Alpini

Giunti in vetta il panorama è bellissimo, dominato oltre la forcella dalla cresta rocciosa del Monte Oronaye: si vede bene la croce metallica della montagna alta 3100 m.

Croce di vetta dell'Oronaye

Croce di vetta dell’Oronaye

La via alpinistica per giungere alla cima dell’Oronaye dal colletto sottostante prevede la calata nello stesso in corda doppia e una salita su roccia con un passaggio di 4+.

Colletto verso l'Oronaye

Colletto verso l’Oronaye

Foto salita all'Oronaye dal versante francese

Roberto con Piero in occasione della salita all’Oronaye dalla normale

Punta Dronero dall'Oronaye

Cima Dronero vista dall’Oronaye

Foto di gruppo con (da sinistra): Roberto, Paolo, Simone, Luca e Gianni.

In vetta gli amici della Compagnia della Cima

In vetta gli amici della Compagnia della Cima

Video dalla Cima Dronero.

Una nota sui lavori di risistemazione “La ferrata, che era carica di anni e deteriorata dalle avversità della montagna, è stata ripristinata dalla guida alpina Nino Perino con la collaborazione di altre guide e volontari del Soccorso Alpino della Val Maira. Sono stati sostituiti i cavi e le scalette, restaurati i due ricoveri ed è stata dotata delle protezioni che ne permettono la risalita in sicurezza. Il lavoro di recupero conservativo della ferrata ha richiesto parecchi anni, considerato che i mesi in cui è possibile lavorare in parete sono pochi sviluppandosi tra i 2.650 e i 3.050 metri d’altitudine”.

L’uso eventuale della propria corda consente di assicurarsi nei tratti non serviti dalle funi di acciaio.

Ritorno

In discesa sulla scala

In discesa sulla scala

La discesa dalla Cima Dronero via attrezzata degli Alpini si fa sul medesimo percorso di salita. Si deve procedere con attenzione per prevenire la caduta di sassi, facile a verificarsi. In caso di brutto tempo gli ancoraggi presenti risulteranno utili per eventuali discese in corda doppia chiaramente se provvisti di corda.

Scendendo dalla Punta Dronero

Scendendo dalla Cima Dronero

Per il ritorno preventivare un tempo di almeno ore 2,30.

Materiali: normale dotazione per vie ferrate.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

Rocca del Pelvo

Una interessante salita in bassa Val Chisone, sul versante orografico sinistro: la Rocca del Pelvo, con un buon dislivello di salita, più di 1000 metri, ...