Rifugio Chabod

  • Destinazione: Rifugio Chabod
  • Zona alpina: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso: Gruppo Grivola-Gran Serra [Alpi del Gran Paradiso]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valsavarenche
  • Difficoltà: WT1
  • Data: 24/03/2012
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: parcheggio vicino Pravieu (1825 m)
  • Altitudine partenza: 1825
  • Altitudine arrivo: 2710
  • Dislivello: 885
  • Attacco percorso: piccolo ponte sul Torrente Savara
  • Esposizione: sud prevalente
  • Punti di appoggio: Rifugio Chabod

In Valsavarenche, ai piedi del Gran Paradiso, un’interessante meta con le racchette da neve dai panorami stupendi: il Rifugio Chabod, posto a 2710 m di quota. Nel lontano 1966 ad un gruppo di Guide Alpine della Società delle Guide della Valsavarenche venne l’idea di realizzare un rifugio per favorire la salita al Gran Paradiso (Parete nord-ovest), alla Becca di Montandayné ed all’Herbetet. L’avvio dei lavori iniziò tredici anni dopo nel 1978 e l’inaugurazione nel 1985. (Questa gita è stata fatta diversi anni prima della pubblicazione).

Gran Paradiso, Parete nord-ovest

Accesso

Dalla statale che sale da Aosta fino a Courmayeur si supera Villeneuve, si trova sulla destra lo svincolo per la Valsavarenche. La si risale, si supera Dégioz, e un paio di km prima del villaggio di Pont Valsavarenche, nelle vicinanze dell’alpeggio Terré, si incontra un  parcheggio sul lato sinistro della strada. Lì c’è un’indicazione che indica la partenza dell’itinerario per il rifugio.

Itinerario

Si attraversa il Torrente Savara su di un piccolo ponte in legno, quindi si svolta a destra e si inizia la salita sul sentiero ed in breve si raggiunge l’Alpe Pravieux, 1871 m.

Torrente Savara

Dopo il sentiero diventa una mulattiera, anche lastricata, ed in un bosco di larici si sale decisamente con una lunga serie di svolte toccando un belvedere sull’alta valle. Al termine della sequenza dei tornanti e usciti all’aperto si arriva ai panoramici alpeggi di Lavassey, 2194 m, dove si trova un casotto dei guardaparco e degli alpeggi, le cui stalle hanno la particolare forma a semi-botte.

Alpe Lavassey

Si supera l’Alpe Lavassey aggirando il casotto e andando verso sinistra,

Oltre il casotto dei guardaparco

si risale per ampi pendii e si entra nella parte alta del Vallone di Savolère. Ai nostri occhi si mostra il Gran Paradiso con la sua imponenza. (Vicino c’è Il Roc).

Gran Paradiso sullo sfondo

Sulla destra apertura verso l’alta valle, molto lontano  il Monte Giasana.

Nell’ampio vallone

Con percorso non obbligato, ci si tiene sulla sinistra e ci si alza verso la Côte Savolère, che si trova sulla sinistra,

Sulla dorsale

e si cammina sul filo della dorsale sino ad arrivare al Rifugio Federico Chabod. (Il tempo indicativo è intorno alle tre ore).

Arrivando al Rifugio Chabod

Il rifugio è stato dedicato al primo presidente del Consiglio della Valle d’Aosta che operò per fare diventare la Valle d’Aosta una regione a statuto speciale.

Rifugio Chabod

Gli amici della Compagnia della Cima

(Dopo essere arrivati alla meta, prima di ritornare abbiamo fatto un giro: nella foto seguente vista del rifugio dall’alto).

Rifugio Chabod

Ritorno

Per la via dell’andata, si possono ammirare le montagne circostanti,

Angelo scende dal Rifugio Chabod

in un ambiente bellissimo.

Dallo Chabod su terreno aperto

Più avanti si ritorna nuovamente nel bosco.

Su ampio sentiero

Verso la bassa valle lo sguardo si apre verso l’ardua Grivola bella, su questo sito il racconto dell’ascensione a questa montagna.

Lo sguardo si apre verso La Grivola, 3969 m

Materiali: normale dotazione per racchette da neve.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.