Fantastico belvedere sulle cime del Rosa: il Rothorn, 3152 m, e traversata al vicino Piccolo Rothorn, 3025 m, saliti da Gressoney-La-Trinité in Valle del Lys; percorso EE. Il toponimo in walser significa Corno Rosso per la caratteristica colorazione rossastra che hanno le rocce. Horace-Bénédict de Saussure, professore dell’Università di Ginevra, dopo aver salito il Monte Bianco nel 1786 tre anni dopo si recò a Macugnaga. Nel viaggio di ritorno, dopo essersi fermato a Gressoney, salì con alcuni compagni il Rothorn. A questa cima, bellissimo belvedere sulle cime del Rosa, si può ascrivere una delle primissime ascensioni sulle nostre Alpi!
Accesso
Itinerario
Si attraversa il ponte sul torrente Lys e si scende per un breve tratto verso una chiesetta, vicino c’è un pannello descrittivo: da lì si volge a destra e si attraversa il prato,
dopo si lascia una casa a sinistra e si imbocca il sentiero n. 10, andando a destra. Nel primo tratto il sentiero è molto ripido; si tralasciano in sequenza le deviazioni per Bino, per il sentiero che sulla sinistra scende verso l’abitato di Gressoney-La-Trinité e per il sentiero n. 11.
Si continua a salire tra boschi di larici sul sentiero n. 10 che, sempre ripido, talvolta è anche stretto,
fino ad uscire su terreno aperto e da lì si possono vedere sia il Rothorn sia il Piccolo Rothorn.
Dopo si giunge all’alpeggio Hôckene Stei, 2322 m, uno stupendo balcone sulle cime del Monte Rosa.
Quando siamo saliti noi l’alpeggio era usato e sulla costiera che lo sovrasta abbiamo visto le pecore muoversi in colonna su terreno scosceso.
Si flette leggermente a sinistra lasciando l’alpeggio e si continua a salire con un traverso in direzione della bastionata rocciosa che è solcata da una cascata. In questo tratto ci sono meno indicazioni, si incontrano due piccoli torrenti e il sentiero n. 10c per il Colletto della Testa Grigia.
Quindi si giunge ai piedi del risalto e si piega a sinistra sulla traccia, arrivando prima ad una erbosa cengia e poi a placche rocciose, dove si trova l’unico tratto attrezzato con catene. (Utile in particolare per la discesa con terreno bagnato).
Dopo si continua tra piccoli salti rocciosi e si raggiunge un’ampia conca detritica posta ai piedi della Testa Grigia.
Sulla destra un caratteristico “fungo” di roccia con alle spalle la costiera orografica sinistra della Valle del Lys con la Punta Straling, il Corno Grosso, il Corno Bianco, la Cima della Compagnia e la Punta di Rissuolo.
Si perviene alla sella che si interpone tra le due cime.
Itinerario per il Rothorn
Dalla sella ci si inerpica per il pendio in direzione nord-ovest seguendo le tracce e gli ometti e si perviene alla Cresta Est; la si percorre aggirando prima un risalto fino a pervenire ad una fascia rocciosa.
La si supera lungo un colatoio con rocce gradinate, aiutandosi con l’appoggio delle mani, è il punto più impegnativo della salita. Si riguadagna la cresta a monte di un “secondo fungo” roccioso e si raggiunge una prima asperità da cui ci si deve abbassare di un paio di metri su massi appigliati e si risale alla cima vera e propria, con un ometto, senza particolari difficoltà. (Oppure si può aggirare la cima alla base a sinistra e poi risalirla dopo, percorso più facile).
Panorama amplissimo con vista sul Cervino,
sui Lyskamm e tutte le altre punte tra cui Parrot, Piramide Vincent e Punta Giordani.
Il regresso dei ghiacciai si vede bene con questa foto, presa sempre dalla cima del Monte Rothorn nel luglio 2009.
Itinerario per il Piccolo Rothorn
Si percorre a ritroso il percorso per poi lasciarlo seguendo la cresta o aggirando leggermente a destra.
Quindi ci si mantiene vicino al filo (a destra la pendenza è moderata, a sinistra invece la costiera precipita verticalmente), su placche con detriti si arriva al Piccolo Rothorn.
Ritorno
Si scende alla congiunzione dei sentieri e da lì per la via dell’andata fino a Gressoney-La-Trinité.
Materiali: normale dotazione escursionistica.