Fede e montagna, un binomio che segna le nostre montagne: itinerario al Santuario di San Besso (soldato della legione tebea martirizzato) in Val Soana partendo da Campiglia Soana.
Accesso
Per raggiungere la meta del santuario di San Besso si arriva prima all’abitato di Pont Canavese, che si attraversa per strette strade. Seguendo la strada tortuosa si raggiunge prima Ronco Canavese, quindi si prosegue per Valprato Soana e poi per la frazione Campiglia Soana. Ci si ferma in un ampio parcheggio dopo il paese, vicino a un’area attrezzata.
Itinerario
Dal parcheggio di Campiglia Soana, si percorre la strada sterrata (Reale strada di caccia) che si inoltra nella Valle di Campiglia verso il Pian d’Azaria.
Alla partenza si passa di fianco a un casotto in legno posto a sinistra.
Si prosegue sulla strada che in alcuni punti sale con decisione.
Si continua fino a poco prima delle Grange Cugnonà, poste a 1511 m, dove a destra è ben segnalato il bivio per il santuario di San Besso, sentiero 625. Si prende subito quota con il sentiero che attraversa un lariceto toccando i ruderi della Ca’ Nuova, posta a 1819 m.
Dopo si percorre un tratto di bosco più fitto, si entra poi nel piccolo vallone della Grangia Ciavanis, a 1876 m.
In fondo è già visibile il santuario, posto sotto una rupe. Il santuario si raggiunge tramite un bel sentiero che presenta tratti lastricati.
Il bellissimo santuario è costruito sotto la parete rocciosa, 2019 m.
La tradizione narra che Besso fosse un soldato della legione Tebea convertitosi al Cristianesimo. Dopo il massacro di Saint-Maurice d’Agaune, i pochi reduci dall’eccidio iniziarono a vagare tra i monti predicando la nuova fede. Besso seguì questa strada finché non venne catturato e gettato dalla rupe del Monte Fautenio lasciando una miracolosa impronta sulla quale venne costruito il santuario a lui dedicato. San Besso non è venerato soltanto a Campiglia e in tutta la Val Soana, ma anche nel Canavese e nella confinante Valle d’Aosta, soprattutto a Cogne.
Questo Santo è stato ed è un punto di riferimento per tanti fedeli che, raggiungendo il Santuario, si rivolgono al Santo per chiedere protezione. Due sono le feste dedicate al Santo dell’Alpe nell’arco dell’anno: il 10 agosto e il 1 dicembre. La prima, più importante, richiama centinaia e centinaia di pellegrini sia da Cogne sia da tutto il Canavese. Da Cogne arrivano già alla sera precedente attraverso il Colle dell’Arietta e alloggiano nei locali del rifugio attaccato al Santuario. Gli abitanti di Campiglia e di Cogne hanno l’onore di portare la statua del Santo durante la processione che si svolge tutt’intorno alla rupe.
Si può aggirare il Monte Fautenio (chiamato anche Fauterio o Fanton) salendo in cima per un esile sentiero (porre attenzione con neve e ghiaccio, un po’ esposto) fino alla croce con cappelletta, 2072 m.
Ritorno
Discesa per lo stesso itinerario dell’andata.
Materiali: normale dotazione escursionistica.