Via ferrata Guido Rossa di Caprie

  • Destinazione: Via ferrata di Caprie
  • Zona: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso: Gruppo del Rocciamelone  [Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Valle di Susa
  • Difficoltà: PD
  • Data: 31/10/2022
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Caprie
  • Altitudine partenza: 375
  • Altitudine arrivo: 715
  • Dislivello: 340
  • Attacco percorso: al fondo di Via Colomba
  • Esposizione: sud
  • Punti di appoggio:

Nella Bassa Valle di Susa una bella via ferrata sulle rocciose pareti della Rocca Bianca, sopra il paese di Caprie, intitolata all’alpinista Guido Rossa ucciso dalle Brigate Rosse (difficoltà PD-). La via su roccia è serpentino scuro, è ben esposta al sole e normalmente percorribile tutto l’anno ed è posizionata nella valle sul lato orografico sinistro, sul lato opposto più in basso c’è la Ferrata alla Sacra di San Michele.

Caprie, parete dove si trova la via ferrata

Accesso

Si raggiunge l’abitato di Caprie dalla SSP24 da Torino, oppure lungo la A32, uscita Avigliana Ovest (prima della barriera) e poi SSP24. Si gira in Via Torino e poi in Via Giardini, dove si può trovare parcheggio.

Itinerario

Si svolta poi in Via Colomba (dove c’è una bacheca con le indicazioni per la ferrata) e si continua  su una stretta sterrata, più avanti si passa vicino alla base della parete di arrampicata di Anticaprie. Si continua a salire lungo la mulattiera fino ad un bivio e si va a sinistra: dopo poco  c’è il punto di partenza dell’itinerario. Il primo settore  “Anticaprie” o “Basso” è il meno impegnativo con tratti appoggiati. All‘attacco c’è un sasso sporgente, dopo si prosegue su roccette non difficili ed in un breve si arriva ad un ripiano. Da lì si segue integralmente il filo di spigolo della parete tenendosi leggermente a sinistra.

Tratto appoggiato

Quindi si giunge ad un’evidente cengia e si traversa verso sinistra seguendo il cavo.

Traversata verso sinistra

Dopo un breve tratto camminato si ritorna sul filo di spigolo

Tratto di collegamento

che si mantiene fino alla cima di un promontorio, proseguire lungo una cengia con un passaggio sotto una roccia sporgente.

Passaggio sotto una roccia sporgente

Si arriva alla sommità del primo tratto, lì c’è la possibilità di interrompere la via e scendere su sentiero.

Tra primo e secondo tratto

Da lì si prosegue su un percorso tra gli alberi segnato con bolli rossi ed in pochi minuti si raggiunge la base della parte alta della via ferrata (settore “Trapezio di Magia” oppure “Alto“).

Secondo settore della via ferrata Guido Rossa

Si attacca una placca liscia e dopo un collegamento una serie di placche e muri verticali (ci sono gradini metallici) per circa 150 m di dislivello.

Vista sulla piana della valle

In alcuni tratti la salita è un po’ aggettante e richiede brevi passaggi “di forza” quando si devono spostare i moschettoni.

Muro verticale

Dopo, andando verso sinistra, si raggiunge il ponte tibetano, lungo 25 m.  (È possibile passare lungo la variante, appositamente attrezzata, posta più bassa e seguirla fino ai piedi del risalto finale).

Ponte tibetano della ferrata Guido Rossa

Dopo il ponte si scala il primo muro gradinato e si raggiunge una placconata di serpentino rosso che è il tratto terminale della ferrata.

Placconata di serpentino

In cima

Arrivati in cima si può raggiungere per tracce di sentiero una croce, posta poco più in alto dell’arrivo. Ampia la veduta e si vede bene il Monte Salancia.

Vista verso il Monte Salancia e Valle di Susa

Ritorno

Dall’arrivo si va a destra

Indicazioni per il ritorno

e si incontra il sentiero che collega Caprie con Campambiardo, lo si segue fino alla base in circa 35 minuti..

N.B. La zona è anche famosa per la falesia d’arrampicata, con parecchie vie fino a 4 lunghezze di corda e con un’ampia gamma di difficoltà; quando siamo saliti stavano attrezzando la parte alta vicina all’arrivo del primo tratto della ferrata. Un ottimo punto d’appoggio nelle vicinanze, a Pomaretto, è il B&B La casa di Ellis.

Materiali: normale dotazione per vie ferrate.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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