Crête de la Taillante

  • Destinazione: Crête de la Taillante
  • Zona: Alpi Cozie [sez. 4]
  • Gruppo montuoso: Gruppo dell'Aiguillette [Alpi Cozie meridionali o Alpi del Monviso]
  • Regione: [FR] Hautes-Alpes
  • Valle: Vallée du Guil
  • Difficoltà: F
  • Data: 11/09/2015
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Molines-en-Queyras
  • Altitudine partenza: 2630
  • Altitudine arrivo: 3197
  • Dislivello: 567
  • Attacco percorso: nei pressi del punto d'informazioni, a sinistra della struttura.
  • Esposizione: Nord-Est
  • Punti di appoggio: Rifugio Alpini ANA Mondovì - Rifugio Agnel

La Crête de la Taillante è  stata definita dal Coolidge uno dei più singolari picchi delle Alpi ed è ritenuta la più bella montagna del Queyras per la sua caratteristica cresta dentellata e tagliente come una lama di coltello, il toponimo deriva da quest’aspetto.

Accesso

Per raggiungerla si percorre la strada del Colle dell’Agnello e un km circa dopo il colle, sul versante francese, si parcheggia l’auto nei pressi del punto d’informazioni e seguendo un sentiero che parte a sinistra della struttura.

 

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Punto d’informazioni

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Itinerario

Si sale dapprima su un bel sentiero, che incontra dopo poco il sentiero proveniente dal Refuge Agnel, fino al Col Vieux, 2806 m.

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Cippo al colle con la Taillante sullo sfondo

Si scende a sinistra  sempre su ottimo sentiero al Lac Foréant, 2618 m.

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Si lascia il sentiero che fiancheggia la sponda sinistra idrografica del lago per portarsi sulla sponda destra attraversando l’emissario e iniziare  a risalire una traccia non troppo evidente, contrassegnata da ometti, che corre in traverso da destra verso sinistra, verso  nord puntando in direzione della base della cresta che scende in direzione NO dalla punta nord della Crête de la Taillante.

Questo percorso segue l’andamento della montagna passando per una fascia di grossi blocchi rocciosi e sfasciumi che cingono appunto la base della parete nord.

Taillante (Crete de la)

La Crête de la Taillante

Si raggiunge la base della cresta, con a sinistra un conoide di detriti, aiutati ad individuarlo dal fatto che prima non è possibile salire visti i salti di roccia, e si piega a destra e si ritorna verso SE sul crinale di rocce ed erba, seguendo gli ometti.

Più in alto la cresta si perde nel versante ovest costituito da detriti e bancate rocciose, che sono lisce ed inclinate.

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Tutta la cresta

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Zona di salita

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Osservando la via di salita

Si traversa verso destra su terreno poco agevole, su cui la traccia è meno evidente, con saliscendi sino ad incontrare uno sperone roccioso che scende a nord-ovest. Grazie ad esso si sale per una balza rocciosa che, fiancheggiando la parete opposta, conduce, superando scalini naturali sulla roccia (tratto esposto), alla base di una  lastra di rocce molto inclinate che si elevano per ben 400 m in direzione della vetta più elevata.
La zona dei lastroni si rivela meno difficile che a prima vista, man mano che ci si alza nella sua direzione e su di essa si trovano delle tracce, interrotte a tratti da cenge erbose e piccoli canali. Le tracce che salgono a zig-zag portano gradualmente alla cima.

Angelo vicino ad un ometto sulla cresta

Dalla vetta nord (3197 m), punto più elevato della lunga cresta chiamata per l’appunto Crête de la Taillante, il panorama è molto bello.
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Taillante

Ritorno

Come per la salita. Partendo dall’ometto di  vetta si scende per lo stesso itinerario di salita prestando attenzione ai tratti esposti. Giunti sotto la  balza rocciosa di 400 m, si raggiunge per lo stesso sperone di salita la sponda destra orografica del lago. Facendo ritorno per i grandi massi di sfasciumi dell’andata.
Riprendere il  sentiero dell’andata e risalire al Col Vieux (188 m di salita) e poi in discesa  fare ritorno al punto di partenza.
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Le difficoltà tecniche di progressione non sono rilevanti e si incontrano  passaggi di I e II grado, arrampicando sulla placca con forte inclinazione nei tratti dove non c’è traccia di salita.
Prestare attenzione a non scivolare e a non far cadere pietre.
Materiale: normale dotazione, consigliato il casco.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.