Dal Cervino al Paradiso con don Luigi Maquignaz

Ho avuto una vita bellissima

Ieri 16 agosto 2022 è salito al Paradiso don Luigi Maquignaz, nato a Valtournenche dove sin da ragazzo saliva al Breuil, sotto il Cervino, in alpeggio; fu ordinato sacerdote da mons. Blanchet nel 1953 ed ha salito il Cervino 39 volte, aprendo una nuova via sul Picco Muzio, poco dopo l’ordinazione sacerdotale, con Luigi Carrel e Italo Muzio.

Carrel, Maquignaz e Muzio

Il mio primo ricordo di lui è ad un incontro di presentazione del Movimento di Comunione e Liberazione per la Valle d’Aosta a fine anni ’70 dove era intervenuto con don Primo Soldi e Tonino Fosson; il secondo in occasione di una salita alla Tête di Valpelline: con Riccardo e Massimo andammo da lui per farci prestare la corda e la picca, a quei tempi incominciavo ad andare sulle alte cime. Accogliendoci ci strinse la mano ed io mi ricordo la stretta poderosa, nonostante io stringessi con decisione (le sue mani sembravano badili) e poi la corda di canapa, pesantissima, e la picca, anche quella di notevole peso, che ci diede.

Poi ho avuto l’occasione di ascoltarlo in diverse occasioni ed in particolare di ascoltare il racconto della sua vita e del suo amore alla montagna.

Ad un incontro con gli studenti a Cervinia nel 2018

don Luigi ci raccontò motivando il perché era venuto: “il desiderio che ho di raccontare che sono felice, è una cosa che non mi sarei immaginato che la vita sarebbe stata così bella… ho avuto la fortuna di avere avuto una bella vita, la gioia dentro c’è sempre dal mattino alla sera, dalla sera alla mattina sia quando c’è il sole sia quando c’è la pioggia”.

Gesù che poi è diventato sempre di più il compagno della vita, una guida, nella vita ci vuole una guida, per fare il Cervino ci vuole una guida e la guida per la tua vita è Gesù, e Gesù che ti insegna che ti ama che ti riempie il cuore e che fa che tu diventi capace di fare della tua vita un dono agli altri”.

Ho avuto la fortuna di scalare il Cervino 39 volte… ho avuto la fortuna di accompagnare il Papa, Giovanni Paolo II, era molto interessante: se c’erano delle montagne come qui (a Cervinia) voleva sapere il nome di tutte le montagne, l’altezza, e dove si passava per andarci”.

Sant’Anna Notre Dame de la Garde: lì andò con Giovanni Paolo II

Abituarsi a chiedere perché lo faccio, qualunque cosa, perché lo faccio… Il cristianesimo è come quando vai in montagna e ti prendi la guida e fai quello che la guida ti dice di fare, allora tu segui Gesù, che è la sorgente più grande di felicità che c’è su questa terra poi ci sarà il Paradiso, ma già subito“.

Chissà quanto bello deve essere il Paradiso

Ad una domanda sull’andare sul Cervino rispose: “Ormai ci vado con la memoria sul Cervino… la montagna ci parla di Dio, se voi pensate alle bellezze che avete davanti qui a voi non potete non pensare a chi le ha fatte e se le montagne sono così belle pensate come sarà così bello chi le ha fatte… La nostra mente non può pensare a Dio, il sole serve per vedere le cose che illumina, così queste cose illuminate dal sole ti fanno pensare al Creatore… Come fai a non avere il cuore pieno di gioia e pensare quanto deve essere bello il Paradiso. Il nostro vecchio vescovo diceva: se il Signore per andare in Paradiso ti chiede di abbandonare queste bellezze chissà quanto bello deve essere il Paradiso”.

Don Luigi Maquignaz celebra la messa sulla vetta del Cervino

Breve cronistoria della sua vita

Dopo l’ordinazione i suoi primi ministeri furono svolti a Courmayeur poi alla cattedrale di Aosta, quindi fu fatto parroco a Saint-Pierre, rettore ed economo del Seminario Maggiore ad Aymavilles. Dal 1980 parroco alla parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans fino all’anno 2006. Poi direttore ed economo del Priorato di Saint-Pierre. Don Luigi è stato anima e artefice della costruzione dei monasteri di Quart e di Saint-Oyen ed ha seguito la comunità valdostana di Comunione e Liberazione.

Il libro che lo ricorda: “Ho avuto una vita bellissima – Come un fiore sbocciato in parete sul Cervino” Don Luigi Maquignaz in conversazione con Giacomo Sado per le Edizioni Tipografia Pesando

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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