Nel dipartimento di Ancash in Perù, nella Cordillera Blanca si trova il Nevado Ishinca alto 5530 metri e circondato da una sequenza di montagne spettacolari. La prima ascesa della vetta è dell’11 maggio 1954 e il dislivello complessivo è di 1850 metri circa. Cima salita in occasione del viaggio di alcuni amici della Compagnia della Cima in Perù, con il patrocinio del CAI Torino, viaggio organizzato con Giancarlo Sardini, con l’Agenzia Viaggi 2b e le guide Don Bosco 6000. Presenti con noi César Rosales ed Edwin Puntillo.
Itinerario al Rifugio Ishinca
Partenza dal Centro Andinismo Renato Casarotto a Marcará, in pulmino fino a Pashpa nella Valle Ishinca.
Il dislivello in salita al rifugio è di quasi 900 m e il tempo intorno alle quattro ore comprensive delle due soste opportunamente scelte dalle guide vista sia la quota sia la nostra prima uscita dall’arrivo in Perù. Il grosso del materiale è stato trasportato da due asini fino al rifugio. Alla partenza in foto Giorgio, Massimo, César, Roberto, Danilo e Francesco.
Si segue la strada che si inoltra nella Quebrada Ishinca.
In lontananza a sinistra domina la visuale il Nevado Copa, 6188 m.
Più avanti si attraversa il suggestivo e selvaggio bosco di alberi queñual (Polylepis), un genere di piante dell’alto andino, chiamate anche quewiña (dal quechua qiwiña).
La corteccia di queste piante si toglie facilmente.
Si raggiunge il casotto dei guardiani del Parco nazionale del Huascarán, dominato da ardite torri rocciose, per poi entrare nel parco.
Il Rifugio Ishinca si trova a quota 4390 m in corrispondenza di un vasto pianoro.
I servizi presenti sono: cucina, cameroni con bagni in comune (dispone di ben 60 posti letto), l’elettricità fornita da una mini-
Itinerario al Nevado Ishinca
Dal Rifugio Ishinca partenza alle ore 03.00, alla luce delle frontali. Si percorre il piano solcato da diversi rivoli d’acqua e poi andando verso destra si passa vicino ad una costruzione dove c’è la centralina idroelettrica e si sale su un bel sentiero.
Si prosegue prima con numerose svolte e poi per un tratto quasi pianeggiante per riprendere a salire. A 4900 m circa c’è la deviazione a sinistra per il Bivacco Longoni che si tralascia. Posto sulla morena Ishinca-
Nel percorso si ha di fronte l’imponente parete del Nevado Ranrapalca, 6162 m.
Si approccia il ghiacciaio, molto crepacciato vista la stagione in cui siamo saliti: fine inverno.
Con un ampio semicerchio da destra a sinistra si passa poco sotto il Colle fra l’Ishinca e il Ranrapalca e si raggiunge la cresta sud-ovest, ripida nei metri finali.
In cima
Alla sommità, una cresta ghiacciata, è giunta prima la cordata con Edwin Puntillo e Francesco.
Vista spettacolare sul Nevado Palcaraju, 6274 m.
Più tardi è arrivata la cordata con César Rosales e Roberto.
Ritorno
Discesa per la stessa via, prima ripida
poi con leggera pendenza, a destra sequenza di piccoli Penitentes.
Quindi si attraversa la zona crepacciata facendo attenzione ai ponti. Nel nostro caso eravamo al termine della stagione invernale. Al temine del ghiacciaio si risale per guadagnare il sentiero seguito all’andata e lo si segue.
Dopo un lungo percorso finalmente si vede un ampio vallone.
Tratto pianeggiante ed ultima discesa al piano su cui è posizionato il rifugio.
Materiali: normale dotazione alpinistica.