Magnifico punto di osservazione all’interno del Grand Canyon National Park, lo Skeleton Point, vi si arriva percorrendo il South Kaibab Trail. Il Grand Canyon National Park si trova in Arizona ed ha una superficie di circa 4.930 kmq e segue il corso del Fiume Colorado per circa 450 chilometri. È stato istituito come parco di interesse nazionale il 26 febbraio 1919 ed è considerato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Il Grand Canyon può essere visitato da entrambi i lati; la parte maggiormente visitata è quella sud (South Rim) con accesso dalla cittadina di Tusayan, mentre per l’accesso dal lato nord (North Rim) non vi sono cittadine di appoggio. I due accessi non sono direttamente collegati e per andare da uno all’altro è necessario percorrere circa 450 chilometri.
Accesso
Arrivando da sud, abbiamo soggiornato a Tusayan, situata a circa 16 km e 20 minuti di auto dall’ingresso sud del parco, pernottando in hotel; in questa cittadina l’offerta di luoghi dove pernottare risulta essere piuttosto ampia, così come i locali dove poter mangiare.
Partendo dal Visitors Center del South Rim, vi sono numerose escursioni che permettono di addentrarsi all’interno del Grand Canyon e si possono scegliere percorsi di durata di uno o più giorni. Noi abbiamo optato per il South Kaibab Trail per arrivare al punto chiamato Skeleton Point che ci ha permesso di addentrarci in maniera sufficientemente approfondita all’interno del canyon e poter risalire nello stesso giorno. I vari punti di osservazione lungo i percorsi sono catalogati con dei colori in modo da evidenziarne i gradi di difficoltà: quelli verdi sono i più facili ed adatti anche a persone non particolarmente allenate, quelli arancioni sono di difficoltà intermedia, quelli rossi sono raccomandati solo a persone piuttosto allenate. Nella fattispecie il punto di arrivo da noi scelto era indicato come arancione.
Per arrivare all’imbocco del sentiero è necessario prendere il bus dal Visitors Center (non è infatti possibile arrivare in auto che va lasciata nei parcheggi del Visitors Center); nel periodo estivo iniziano le corse alle 5 del mattino con partenze ogni 15 minuti circa. E’ consigliata una partenza della escursione piuttosto presto al mattino in modo da sfruttare le ore più fresche della giornata.
Itinerario
Il sentiero parte subito con una notevole pendenza a scendere, per poi gradualmente rimodellarsi e risultare più agevole. E’ necessario portare con sé molta acqua (almeno 2 litri ciascuno); durante il percorso non vi sono fontane o punti di idratazione e la temperatura con il passare delle ore si alza considerevolmente.
Dopo un primo tratto che costeggia la montagna, il panorama si apre e si ha modo di apprezzare gli ampi spazi che ci circondano.
Ad un certo punto sembra quasi che il sentiero fluttui nel vuoto.
Il paesaggio è secco, vi sono solo alcuni arbusti che colorano di verde i pendii; vi sono raccomandazioni che ci indicano di non uscire dal sentiero in quanto è frequente la presenza di serpenti a sonagli a cui è ovviamente necessario porre la massima attenzione.
Durante il percorso si possono incontrare i muli con le guide che offrono una modalità di visita alternativa al trekking.
Il percorso risulta essere univoco e non vi sono deviazioni o possibilità di errore, basta seguire il Trail e dopo circa due ore di cammino si arriva alla meta: Skeleton Point.
Oltre questo punto il sentiero inizia a scendere in maniera veramente notevole e si fa molto più impegnativo.
Ritorno
Il ritorno è per lo stesso sentiero dell’andata. Si tratta di una escursione inversa di quelle a cui siamo abituati in quanto inizia con la discesa per poi risalire al punto di partenza. Questo risulta essere piuttosto ingannevole ed è necessario dosare bene le forze per non ritrovarsi in seria difficoltà durante il ritorno; inoltre il sole si è alzato parecchio e la temperatura è aumentata in modo considerevole.
Materiali: indossare abiti freschi, cappello, portare almeno 2 litri di acqua a persona oltre a normale dotazione escursionistica.