Uno dei più famosi belvedere sul Monte Bianco: il sentiero balcone del Mont de La Saxe nella Val Ferret salito da poco oltre Planpincieux, con percorso ad anello.
Accesso
Si risale la Val Ferret fino ai parcheggi poco oltre Planpincieux (occorre sempre informarsi viste le limitazioni per l’accesso in Val Ferret).
Itinerario
Lasciata l’auto poco oltre Planpincieux (1578 m), attraversare il ponte sulla Dora di Ferret e percorrere prima la strada sterrata, con Neyron (1623 m) a sinistra e Mayencet a destra, che sale tra i pascoli sovrastanti verso il Rifugio Bertone, segnavia 31.
Trascorsi pochi minuti, si oltrepassa il bivio con il sentiero 30, posto a sinistra, da non prendere.
Si prosegue fino a raggiungere gli alpeggi inferiori di Leuchey (Leuchey desot), posti a 1796 m, in circa 30 minuti.
Si continua per il segnavia, si ignora la traccia che scende verso la valle, segnavia 32. Nella curva inizia il sentiero che conduce a Leuchey damon, 1933 m.
Il sentiero diventa “panoramico”.
Si aggirano le pendici del Mont de La Saxe.
Dopo un breve tratto più esposto, con scorcio sull’ingresso del tunnel del Monte Bianco, si giunge a un dosso erboso, posto a 2045 m, in ore 1,30. Lì è posta una tavola orientativa.
Variante: da questo punto, se si vuole, tramite un breve tratto di discesa, si raggiungono gli alpeggi di Le Pré e il Rifugio Bertone (1996 m) dove si trova un fontanile (intitolato a un grande alpinista biellese: Giorgio Bertone).
Dalla tavola orientativa si segue la traccia a sinistra che risale il ripido crinale erboso del Mont de La Saxe, segnavia 42, tracciato del T.M.B. e dell’Alta Via Numero 1.
Lungo il tragitto si domina l’abitato di Courmayeur.
Il sentiero sembra, in alcuni passaggi, terminare in cielo, con sullo sfondo il Monte Bianco.
Sentiero balcone
Si giunge infine sul crinale erboso del Mont de La Saxe (2268-2348 m) e si percorre la lunga dorsale arrotondata.
Si prosegue in direzione nord-est lungo l’evidente sentiero lambendo alcune pozze d’acqua e superando alcuni paravalanghe in legno.
Dopo si taglia con una lunga diagonale la base della Testa Bernarda, 82533 m) e si prosegue verso la cima della Tête de la Tronche (2584 m). Prestare un po’ di attenzione al lungo traverso finale, specie a inizio stagione in caso di nevai.
Da qui si gode di un eccezionale panorama su tutta la catena del Monte Bianco, fino al Mont Dolent.
Ritorno
Prima si va verso il Col Sapin (2436 m), discesa in cui occorre prestare attenzione per la pendenza decisa. Ci si dirige verso la Tsa de Sécheron superando il Torrent d’Arminaz.
Dopo un percorso a mezzacosta si gira a sinistra verso le baite di Arminaz sul sentiero indicato dal segnavia 30.
Si raggiungono gli alpeggi di Léche (1902 m) e tenendosi sulla destra si scende verso Neyron/Mayencet, mancano 45 minuti all’arrivo.
Carta del percorso tratta dal bel numero sul Monte Bianco italiano di Meridiani Montagne. L’itinerario, essendo lungo, richiede un discreto allenamento fisico. Variante di discesa: sul medesimo itinerario della salita.Materiali: dotazione normale da escursionismo.