La fiera scudiera dell’Emilius, la Becca di Nona che domina la città di Aosta: si sale partendo da Pila e arrivando prima al Lago di Chamolé, poi al Col Replan, al Vallone di Comboé ed infine alla cima, 3141 m. Per il dislivello complessivo occorre tenere conto sia della discesa sia della risalita del Col Replan, 222 m per due volte. In particolare nella parte finale dell’escursione risultano faticosi! (Salita il 27/08/2008 e poi il 26/06/2022, le foto si riferiscono alle due escursioni).
Itinerario
Per la Becca di Nona si parte dalla stazione sciistica di Pila, che si raggiunge da Aosta in auto, e si arriva al Lago di Chamolé usufruendo dell’omonima seggiovia (oppure a piedi risalendo il sentiero che taglia tra bosco e pista da sci, ma in questo caso la gita diventa lunghissima).
Dal lago si prende il sentiero 19 e si sale al Col Replan, 2366 m.
(Nella traccia GPX siamo passati all’andata dal Col du Gran Plan, 2437 m, meglio l’altra via più bassa). Bello scorcio sulla conca del Lago Chamolé.
Si vede spuntare l’ardua Grivola bella dietro la Pointe de la Pierre.
Dal Col Replan si affronta una ripida discesa
che porta al Vallone di Comboé, 2114 m, dove c’è un grande alpeggio; lì è presente una fontana e si può fare l’ultimo rifornimento di acqua.
Itinerario da Comboé
Si fiancheggia la facciata di un ricovero della Collegiata di Sant’Orso e si procede in direzione di un laghetto, 2133 m, che si costeggia sul suo lato sinistro. Si procede seguendo il segnavia 16A e si attraversa un ponte di legno sul Torrent de Comboé.
In questo punto vi sono delle paline segnaletiche che indicano la strada per la Becca di Nona e per il Col Carrel (Bivacco Federigo). Si sale nel bosco, salita a tratti decisa, e si giunge a Pian Valé.
Successivamente si risale per pietraie il pendio, e poco dopo un caratteristico e grande masso è situata la diramazione per la via diretta a sinistra o per quella che passa prima per il Bivacco Federigo a destra.
Nel secondo caso andando a destra (sentiero 16A) il percorso è più agevole, si risalgono tratti morenici e tracce di sentiero, fino all’ultima rampa che porta al Col Carrel, posto tra la Becca di Nona e la cresta dell’Emilius, sulla quale è presente una bella via ferrata. (Salendo si vede bene un ponte tibetano).
Lì è posto il Bivacco Federigo, a 2907 m.
Si svolta a sinistra, ci sono paline segnaletiche e si sale sul pendio detritico e friabile con pendenza abbastanza moderata fino alla cima, in 3,30 ore circa.
Lo sguardo in salita si apre sulla imponente e repulsiva parete Nord dell’Emilius.
In cima
Sulla vetta della Becca di Nona, a 3141 m, c’è una bella statua di ghisa con l’effigie della Madonna che si volge sulla Valle Centrale a guisa di protezione.

Madonna sulla Becca di Nona
Sotto la Becca si stende la città di Aosta.
Dalla cima vedute fantastiche sulle montagne della Valle d’Aosta: il gruppo del Monte Rosa, il Cervino,
il Grand Combin e il Mont Vélan.
Volgendo lo sguardo verso l’alta valle domina la vista il Monte Bianco.
Ritorno
Per la via dell’andata il primissimo tratto, poi si svolta a destra ritornando dal sentiero 16 (Nella foto sullo sfondo domina la sagoma triangolare della Punta Garin).
Questo si congiunge al bivio con il 16A seguito all’andata e da lì per la strada percorsa in salita. Occorre tenere conto della impegnativa risalita al Col Replan.
(Oppure si prosegue dritti su un ampio sentiero che attraversa il bosco fino al Col Plan Fenêtre, posto a 2221 m. Dal colle si svolta a sinistra sul sentiero 20A e lì si torna sull’itinerario percorso all’andata).
Attenzione: si risale dal Col Replan un breve tratto e poi si volge a destra, il sentiero rimane a mezzacosta e va a sbucare vicino al Lago di Chamolé e da lì all’arrivo della seggiovia (ultima corsa ore 17.00).
Materiali: normale dotazione escursionistica, utilissimi i bastoncini.