Presentazione del libro sabato 15 maggio 2021 alle ore 21.15 per la Compagnia della Cima
Presentazione per la Compagnia della Cima del nuovo libro di Marco Blatto: “Se la meta non c’è”. Diario di montagna e di vita. Per Editrice Tipografia Baima – Ronchetti collana “alta quota”.
Dalla presentazione del libro: “Se la meta non c’è”.
Non sono mai stato un amante della meta a tutti i costi: il “sentimento della meta“, una volta raggiunta si esaurisce in fretta. Ho invece sempre dato importanza al “viaggio” che s’intraprende in montagna con la scusa di intraprendere una vetta o la sommità di una parete. Ho scelto di farlo quante più volte possibile lungo vie nuove, e che magnifico viaggio è stato! Negli ultimi anni sono tornato a “viaggiare” da solo perché l’alpinismo e la scalata in solitaria sono stati in grado di offrirmi nuovi stimoli. Marco Blatto
Un breve brano di una intervista di alcuni anni fa a Marco.
Come hai cominciato ad andare in montagna?
“Ai piedi del Monte Bianco mi era piuttosto facile anche solo immaginare di “andare in montagna”. A Courmayeur negli anni ‘60 e ’70, ho trascorso la mia infanzia tra le mura della gastronomia gestita da mio zio e lunghe passeggiate in Val Ferret e in Val Veny. In Val Ferret nel 1969 ho abbozzato le prime arrampicate sui massi presso Arpnouva.
Parecchie guide alpine e alpinisti, tra cui anche Walter Bonatti, frequentavano il salotto di mio zio e di casa nostra. Ricordo in particolar modo Luigino Henry che mi prestò un binocolo per guardare meglio il Dente del Gigante che vedevo dalla finestra della mia camera. Il mio primo corso di alpinismo, però, lo feci nell’estate del 1979 con Cosimo Zappelli”.
Una breve annotazione che faccio dopo la lettura di alcuni capitoli, ho da poco acquistato il libro. Marco si racconta in modo semplice, senza incensarsi ed allo stesso tempo profondo, così come è nella vita .
La scrittura è “agile” e accattivante. In sintesi è un libro che consiglio di leggere in cui emerge un uomo con la ricchezza della sua storia, un uomo che ama la vita e la montagna. Roberto Gardino