Gita facile e suggestiva alla Punta del Cavallo, che, come tutti i percorsi delle valli cuneesi, offre sprazzi di natura selvaggia ma dolce, ritmata da piloni votivi, tracce di opere militari e battaglie, coronata infine da una spettacolare panoramica sul Gruppo del Viso, versante sud.
Accesso
Si risale la Valle Varaita poi da Casteldelfino poi si imbocca la Valle di Bellino, si supera in auto la frazione Chiesa e dopo 500 m sulla destra parte la carrareccia militare.
Itinerario
Si segue la carrareccia che inizialmente si inerpica lungo il fianco sinistro (destra orografica) della comba. Successivamente si incontra uno spazio più ampio con prati inclinati, sul percorso in sequenza si vedono numerose grange ristrutturate.
La strada, come ricorda un pilone votivo lungo la salita, fu realizzata nel 1938 dal battaglione Aosta per portare i materiali alle batterie di Punta Cavallo e Punta della Battagliola. (Vedi anche itinerario al Monte Pietralunga)
Le batterie furono poste in difesa della linea di confine italo-francese. Inoltre sono visibili anche opere idrauliche fatte dal XV Reggimento alpini, 1914.
Si prosegue sula mulattiera in direzione dello spartiacque che separa la Valle di Bellino dalla Valle di Pontechianale e si vede in lontananza la grande croce bianca, che domina la Punta del Cavallo, a quota 2290 m.
In cima, posta sotto lo sguardo della Vergine, una targa ricorda i terribili scontri tra gli eserciti sabaudo e franco-spagnole, che si fronteggiarono durante la Guerra di Successione Austriaca (1740-1748).
Nel 1744 i soldati di Luigi XV discesero lungo la Valle Varaita e vennero bloccati con difficoltà dagli uomini di Carlo Emanuele III, attestatisi sulle pendici del Monte Cavallo. Tra il 18 e il 19 luglio, tuttavia, la linea difensiva piemontese fu sopraffatta e gli invasori poterono avanzare fino a Cuneo, che fu posta sotto assedio.
Ritorno
Per la via dell’andata.
Materiali: normale dotazione per escursioni con racchette da neve.