Una fantastica e lunghissima ascensione alla cima del Monte Bianco per la via normale italiana, con pernottamento al Rifugio Gonella, via aperta in discesa dalla cordata di cui faceva parte il futuro Papa Ratti.
Accesso
Si risale la Val Veny fino ai parcheggi posti sulla destra della strada.
Itinerario al Rifugio Gonella
Per la salita al Monte Bianco occorre salire al Rifugio Gonella e la parte principale è nel lungo e pianeggiante Ghiacciaio del Miage, circa 10 Km. Dalla sbarra dopo la Visaille, lungo la strada della Val Veny, seguire la strada stessa per circa 3 km, possibile scorciatoia il sentiero che la taglia fino al Lago di Combal e al bar Combal a 1970 m, circa 40 min. Normalmente si lascia l’auto, più in basso, ai parcheggi (1554 m) e bisogna allungare su strada o all’inizio su sentiero che parte al termine dell’ultimo parcheggio, passando sotto la costruzione su cui era attaccata la teleferica che serviva il Rifugio Monzino (negli ultimi anni della sua vita la faceva funzionare Pino Cheney) per arrivare alla sbarra, circa 30 min.
N.B. Si può vedere inoltre il video della salita Monte Bianco.
Da qui prendere a sinistra il sentiero, cartello indicatore.
Il sentiero porta poi sul filo di cresta sinistro (destra orografica) della morena del Ghiacciaio del Miage.
La morena è da seguire con tratti affilati fino al suo esaurimento presso un grosso masso.
(Un’altra visuale della zona è presente nel sito nella gita di gruppo Colle di Chavannes)
Si scende sul ghiacciaio e si percorre, circa nel mezzo, tutto il lungo ghiacciaio coperto di pietrame, superando in ultimo gli sbocchi dei due ghiacciai che scendono da destra, prima il ghiacciaio del Monte Bianco e poi quello del Dôme e del ghiacciaio a sinistra, sotto l’Aiguilles de Trélatête. Il percorso sul ghiacciaio del Miage si svolge quasi tutto su pietrame ed è indicato con segnalazioni colorate e ometti.
Quasi ai piedi del contrafforte roccioso delle Aiguilles Grises (sul quale, in alto, si vede il rifugio) si effettua un largo giro a sinistra per evitare una zona di crepacci portandosi poi a destra, per lasciare il ghiacciaio a 2650 m (ore 2,00; ore 2,45-3,00 dalla barra).
Un sentiero in parte attrezzato attraversa verso destra sulle terrazze erbose e detritiche note come Chaux de Fesse. Si attraversa a destra anche un nevaio per prendere lo sperone sul quale, superate alcune roccette e con l’aiuto, in alcuni punti, di corde fisse e scalette, si arriva al rifugio (ore 1,30; ore 4,30 dalla barra).
Il Rifugio Gonella del CAI di Torino è posto in posizione molto panoramica, ottimo servizio.
Itinerario alla cima del Monte Bianco
Dal Rifugio Gonella si parte prestissimo, sveglia a mezzanotte, si segue la traccia che taglia il pendio roccioso su cui sorge il rifugio e con qualche saliscendi in breve porta sul Ghiacciaio del Dôme. Lo si sale prima sulla sinistra, poi nel mezzo (crepacci). In alto si continua nel suo ramo occidentale, compreso fra le creste delle Aiguilles Grises (a sinistra) e il contrafforte meridionale del Dôme du Goûter (a destra).
Dal suo bacino superiore si piega a sinistra e, superata la crepaccia terminale, su ripido pendio con roccette si raggiunge la cresta poco sopra il Col des Aiguilles Grises, 3811 m.
Si segue fino alla sua sommità, Piton des Italiens, 4003 m, sull’affilata cresta nevosa spartiacque che dal Col de Bionnassay sale verso il Monte Bianco.
Si segue la cresta all’inizio aerea e sottile (presenza di cornici), poi più larga e meno esposta. Superata la spalla, 4154 m, al culmine del roccioso contrafforte meridionale, si giunge sull’ampia cupola nevosa del Dôme du Goûter, 4304 m, e si arriva alla larga sella del Col du Dôme, 4240 m, dove di solito si incontrano le tracce che salgono dai rifugi del Goûter e dei Grands Mulets.
Per ripido pendio si sale al pianoro presso il Rifugio Vallot, 4362 m. Poi lungo la cresta più ripida e stretta si toccano le due sommità nevose della Grande Bosse, 4513 m, e della Petite Bosse, 4547 m, si costeggiano le rocce della Tournette, 4677 m, e lungo la cresta più aerea e sottile si arriva sulla vetta del Monte Bianco, ore 8,30, o di più, come nel nostro caso, dal Rifugio Gonella.
In cima
Panorami splendidi, apertura sulle Grandes Jorasses in basso, vicino il Dente del Gigante.
Ritorno
O per la via dell’andata
o scendendo al Rifugio Goûter in Francia e da lì verso il Plateau de Bellevue (1900 m) per prendere prima il treno a cremagliera, poi la funivia, quindi il pullman di linea e il servizio autobus tra Francia e Italia (traforo del Monte Bianco) per rientrare in Italia ed infine il pullman per la Val Veny, i rientri sono molto lunghi!
Noi abbiamo fatto il percorso dalla Francia dormendo al rifugio. (Difficile trovare posto se non si prenota).
Materiale: dotazione per alta montagna e sicurezza su ghiacciaio; PD+