Escursione in Val Sangone toccando prima il Rifugio La Balma poi una bella conca ricca di laghi ed infine, con una decisa salita, la Punta del Lago Sud, posta a 2527 m. La gita è stata fatta nel periodo primaverile con i laghi ancora ghiacciati e neve nella conca ai piedi della cima: viste le condizioni una parte del tragitto fuori traccia, quella che punta prima al Colletto della Balma. La Val Sangone non è una valle di transito come lo sono le adiacenti Val Chisone e Val di Susa con valichi per la Francia, essendo lontana dal confine e chiusa da un bell’arco di cime ben visibili da Torino.
N.B. Il mio socio Angelo ha perso una macchina fotografica compatta digitale al ritorno, nello spazio parcheggio a Molè: se per caso qualcuno legge l’articolo e l’ha ritrovata scriva a compagniacima@gmail.com, lauta ricompensa.
Accesso
Da Torino si prende l’autostrada della Valle di Susa, si esce ad Avigliana Centro e si seguono le indicazioni per Giaveno. Successivamente si procede in direzione di Coazze con la provinciale SP192, si supera Ferria e poi si costeggia il Santuario Nostra Signora di Lourdes. Subito dopo la struttura si svolta a destra e si sale su stretta strada alla Borgata Molè, 1152 m, sono presenti pochi spazi per parcheggiare prima delle case.
Itinerario al Rifugio La Balma
Dal parcheggio si sale nel piccolo abitato e giunti di fronte alla bella chiesetta, facciata ridipinta, si va a sinistra tra le case, poi si supera un pilone votivo e si sale lungo il sentiero 415, prima tra prati poi si entra nei confini del Parco Orsiera-Rocciavrè che fa parte dei Parchi Alpi Cozie.
Si attraversa prima un bosco di betulle e poi una bella faggeta. Successivamente si entra in un valloncello talvolta petroso, il percorso diventa prevalentemente pianeggiante e si costeggia il Rio della Balma.
Ampio percorso con leggero semicerchio avendo sulla destra orografica del Vallone della Balma la Rocca Tana dell’Orso, 1824 m.
Il percorso prosegue a mezza costa, si superano alcune zone più rocciose, cominciando a vedere in lontananza il rifugio. Si incontra sul percorso una piccola fresca sorgiva
e dopo un ultimo tratto di salita si raggiunge il Rifugio La Balma contornato da una palizzata che impedisce l’ingresso ai bovini.
Il rifugio è a quota 1986 m ed è gestito nei periodi di apertura dai soci del CAI di Coazze.
Il Vallone della Balma è coronato di montagne: la Punta del Lago Sud, 2535 m, la Punta Losòn 2650 m, il Monte Robinèt, 2681 m, la Punta del Lago Nord 2616 m.
Itinerario dal Rifugio della Balma
Ci si incammina seguendo le indicazioni del segnavia n. 415 in direzione del Colletto del Robinèt. Si prosegue su alcuni tornanti ed al bivio successivo a quota 2048 metri si prosegue per il sentiero n. 441.
Si continua fino a sbucare su un piccolo dosso che domina il bel Lago Sottano, 2102 m,
Quindi si costeggia il lago e si prosegue passando a sinistra del Lago Soprano, poi ci si dirige verso il Colletto della Balma, 2436 m, tra la Punta del Lago Sud e la Punta Losòn.
Vista la neve noi ad un certo punto abbiamo abbandonato la traccia per il colletto
per andare verso la nostra sinistra puntando alle pendici della Punta del Lago Sud. Dal punto dove si scollina ci si volge a destra e si fa un’erta salita su traccia accennata (ci sono alcuni ometti), stando sul versante della Val Chisone. Infine si arriva alla Punta del Lago Sud, 2527 m.
In cima
Una croce individua la punta che si affaccia verso la Val Chisone: in lontananza verso sud fa bella mostra di sé il Monviso con le cime vicine, tra cui il Visolotto e la Punta Gastaldi.
Vicine sono la Punta Losòn, il Robinèt, con sulla cima un piccolo bivacco, la cappella Madonna degli Angeli edificata nel 1899, e il Rocciavrè.
Ampia vista: la Rocca di Cavour a destra, il Monte Musinè a sinistra, al centro Giaveno e più lontana Torino con dietro la collina torinese con Superga.
Lontano si apre il Monte Rosa.
Ritorno
Si scende con cautela sulla dorsale e poi si segue,
se senza neve, il sentiero che va verso il Colletto della Balma; noi siamo scesi seguendo prevalentemente le tracce dell’andata. Particolare vista sul Lago Sottano: il ghiaccio che lo ricopre comincia a sciogliersi e si è formato un “asterisco”.
Si giunge poi al rifugio: nel percorso bella vista dei Picchi del Pagliaio, Cresta Accademica,
si continua sulla strada dell’andata per arrivare infine a Molè.
Materiali: normale dotazione escursionistica.