Punta dell’Aquila è una meta scialpinistica, situata tra la Val Sangone e la Val Chisone, caratterizzata da ampio panorama sulla pianura e facilmente raggiungibile da Torino. Si sviluppa in parte sui resti degli impianti sciistici, molto in voga negli anni ’60.
Accesso
Si prende l’autostrada della Val di Susa e si esce ad Avigliana. Si prosegue verso Giaveno e successivamente verso Coazze. Dopo pochi Km si devia a sinistra a un bivio indicante Aquila, si superano il paese di Maddalena e altri piccoli borghi fino al piazzale dall’Alpe Colombino dove termina la strada.
Itinerario
Ci si avvia per una strada sterrata che parte dal fondo del piazzale e ha da un lato un monumento raffigurante un’aquila. Normalmente in inverno la strada è innevata dal suo inizio. Se non lo è, come nel nostro caso (vedi immagine), tocca mettere gli sci in spalla.
La prima parte del percorso si svolge lungo la strada, visibile anche con l’innevamento, che attraversa un bosco rado di arbusti, fino a un primo dosso della montagna che si raggiunge dopo circa 45 minuti.
Si prosegue su un lungo pendio con inclinazione crescente e dopo un po’ si intravede il tetto dell’arrivo della seggiovia, ormai abbandonata da tempo.
La stazione d’arrivo degli impianti si trova al Pian delle Lese, un dosso, superato il quale e proseguendo verso la vetta ci si ritrova su un lungo traversone, stretto in alcuni punti, dove in caso di nebbia bisogna fare attenzione.
Superato il lungo traversone, la pendenza aumenta nuovamente e verso l’alto si intravede la vetta.
Man mano che si procede la vista si estende in tutte le direzioni, in particolare a nord-est verso la pianura.
Per l’ultimo tratto si può puntare direttamente verso la vetta o allargarsi a sinistra su un’ampia sella nevosa
da cui il panorama si estende anche verso sud in direzione Monviso, il Visolotto, la Punta Gastaldi.
A pochi metri dalla vetta si incontra un piccolo gabbiotto in cemento – resto dell’ultimo impianto – dove si può trovare riparo in caso di tormenta.
La vetta di Punta dell’Aquila si raggiunge senza sci percorrendo una esile ed esposta cresta (attenzione in caso di ghiaccio). Complessivamente occorrono ore 2 – 2,30 di salita a seconda dell’allenamento e delle condizioni ambientali.
Ritorno
La discesa con gli sci non presenta particolari problemi (condizioni della neve permettendo) e si può spaziare su un’ampia fascia alla ricerca della neve migliore e delle pendenze preferite.
Materiali: normale dotazione scialpinistica.