Nella bella poesia di Cesare Pavese: In the morning you always come back (Al mattino tu ritorni sempre) l’autore descrive poeticamente l’alba, lo spiraglio dell’alba. Spiraglio che respira con la bocca dell’amata, poi nella chiusa di lei dice: “Sei la luce e il mattino”. La poesia è la seconda della raccolta Verrà la morte e avrà i tuoi occhi che fu dedicata all’attrice americana Constance Dowling. Ella è stata l’ultima donna amata da Pavese con cui ebbe una breve relazione, interrotta dall’attrice. Sono dieci le poesie della raccolta e furono scritte a Torino e Roma tra l’11 marzo e l’11 aprile del 1950. Le poesie furono ritrovate, dopo la morte di Cesare Pavese, nella scrivania del suo ufficio presso la casa editrice Einaudi.
Poesia: In the morning you always come back (Al mattino tu ritorni sempre)
Lo spiraglio dell’alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell’alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell’alba
sommergono le case.
La città rabbrividisce,
odorano le pietre –
sei la vita, il risveglio.
Stella sperduta
nella luce dell’alba,
cigolío della brezza,
tepore, respiro –
è finita la notte.
Sei la luce e il mattino.
Cesare Pavese, 20 marzo 1950
Vedi anche articolo le cose di questo mondo sono come un’alba.



