Mont Delà

  • Destinazione: Mont Delà
  • Zona: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso: Gruppo della Tersiva [Alpi del Gran Paradiso]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valle di Champorcher
  • Difficoltà: EE
  • Data: 23/07/2015
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Dondena
  • Altitudine partenza: 2110
  • Altitudine arrivo: 3139
  • Dislivello: 1029
  • Attacco percorso: dal piazzale, strada sterrata che scende al ponte
  • Esposizione: sud
  • Punti di appoggio: Rifugio Dondena
Slanciata montagna, vista da meridione, si colloca tra i Colli Fussy  e Moutsaillon e tra le Valli di Champorcher e Fénis-Clavalité: il Mont Delà nel Parco del Mont Avic. La via sale sul fianco della cresta sud-ovest che proviene dal Col Moutsaillon e la parte finale dell’itinerario, per arrivare in cresta, comporta una salita su roccia friabile che richiede attenzione.

Accesso

Uscita autostrada per Aosta a Pont-Saint-Martin, quindi si percorre la statale fino a Hône, dopo il Forte di Bard, e si prende la strada che risale la Valle di Champorcher fino al capoluogo. Dopo una curva si prende a destra, sale decisamente, la strada per Dondena (Dondenaz). Se si dispone di una macchina adeguata alla strada sterrata con pietre si può salire fino a Dondena. Alla fine della strada un cartello indica il divieto di traffico, lì ci sono spazi per parcheggiare.

Mont Delà

Itinerario

Si trovano subito pannelli con le varie indicazioni e la cartina della zona. Si scende in breve tempo al sottostante Torrente Ayasse, si attraversa sopra il ponte e si prosegue lungo la strada sterrata fino al Rifugio Dondena, 2185 m (sono possibili tagli su sentiero). E’ la storica Strada Reale fatta costruire dai Savoia nonché l’Alta Via della Valle d’Aosta n° 2 e coincide con i tracciati 7B e 7C.

Carta del Parco

Rifugio Dondena

Si percorre quindi la comoda strada sterrata per la Finestra di Champorcher, con il Mont Delà bene in vista sulla destra.

Mont Delà

Si giunge al Pian Enseta, 2335 m, circa 45 minuti

Pianoro

 dove si lascia la strada e si prosegue sulla destra

Indicazioni per il sentiero 8

scendendo e superando un ponte..

Ponte

Si segue il segnavia 8, compaiono anche le indicazioni per l’8C per il Mont Glacier, la deviazione per questo è più avanti. Il sentiero è bello e ben indicato. Si tralascia a destra  la deviazione 8C per il Col Fussy e Mont Glacier.

Quindi si percorre un breve diagonale verso sinistra e si prosegue per alcuni tornanti e poi una diagonale verso destra fino a un trivio di sentieri a quota 2540 m: il sentiero 8A con la deviazione a sinistra ovest-nord-ovest verso i Colli di Fénis e di Pontonnet; 8B con deviazione a destra verso nord-est, Col Moutsaillon; 8C, una variante di quello prima indicato per il Col Fussy, lungo diagonale in leggera ascesa. Quindi si prosegue verso settentrione seguendo il sentiero 8B, prima con stretti tornanti. A una quota approssimativa di 2700 metri si abbandona il sentiero volgendo a destra e ci si orienta con gli ometti innalzandosi lungo il versante meridionale del Mont Delà fino alla base del tratto roccioso/sfasciumoso.

Costiera

Mont Delà

A circa 2900 m si arriva al tratto più ripido della salita, il terreno si fa più detritico, si cercano gli appoggi con attenzione scegliendo il percorso migliore. 

Sul crestone del Mont Delà

Si arriva poi in cresta e il percorso si fa via via più semplice ed infine si raggiunge il cippo di vetta.

Cippo sul Mont Delà

Madonna sul cippo del Mont Delà

Ritorno

Come per l’andata, si scende per cresta.

Noi siamo andati anche sulla Tête de Cuneux, 3006 m, prima scendendo e poi risalendo (l’immagine seguente fa vedere dal basso la costiera seguita).

Mont Delà e costiera verso la Tête de Cuneux

Il tratto finale riprende a salire.

Verso la Tête de Cuneux

La vetta è individuata da un ometto.

Ometto sulla Tête de Cuneux

La costiera dalla Tête de Cuneux prosegue verso il Mont Moutsaillon, poi ci sono la Torre Pontonnet e la Punta Tersiva.

Quindi si ritorna indietro e si devia a sinistra (dalla cima del Delà a destra) al centro della parete sud costituita da detriti e roccette. Rispetto alla salita, dall’alto sono più visibili i passaggi tra cenge erbose e roccette. Al termine del tratto più verticale spostarsi verso la propria destra e percorrere l’itinerario di salita al contrario. Attenzione in particolare per la prima parte della discesa.

Materiale: normale dotazione da escursionismo.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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