Punta Tersiva

  • Destinazione: Punta Tersiva
  • Zona alpina: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso: Gruppo della Tersiva [Alpi del Gran Paradiso]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Val di Cogne
  • Difficoltà: F
  • Data: 03/10/2009
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Alpeggio des Hévergnes
  • Altitudine partenza: 2518
  • Altitudine arrivo: 3512
  • Dislivello: 994
  • Attacco percorso: dietro l'alpeggio
  • Esposizione: prevalente nord
  • Punti di appoggio:

Salita alla bella Punta Tersiva dal Vallone dell’Urtier, nella Val di Cogne, una montagna ben visibile da Torino. Su proposta da Giorgio, già salitovi, siamo partiti in quattro: Francesco, Gianni, Giorgio ed io: Roberto, il 3 ottobre 2009.

Accesso

Si percorre tutta la Val di Cogne fino a Lillaz.

Itinerario

Da Lillaz si risale nel Vallone dell’Urtier per la strada poderale e si prende una deviazione sempre su poderale per l’alpeggio des Hévergnes (2518 m). Da lì si prosegue quindi verso l’alto fino ad incontrare il sentiero (10D), bello e facile, che porta al Col des Hévergnes a 2905 metri. In un’ora si arriva al passo che è alla base della cresta sud-ovest della Punta Tersiva.

Lo spettacolo sulle montagne circostanti è fantastico in particolare sull’ardua e bella Grivola bella con ai suoi piedi il Monte Herban ed a destra la Punta Pousset.

Magnifica veduta della Grivola

Abbiamo risalito la facile e poco inclinata cresta di rocce e detriti seguendo gli ometti fino al punto dove ci siamo leggermente abbassati verso sinistra nel vallone del Grauson con percorso su neve dura. Quindi su labile sentiero sugli sfasciumi siamo risaliti sotto la cresta, sempre seguendo gli ometti e lì abbiamo avvistato davanti a noi tre stambecchi.

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Verso la Punta Tersiva

Con percorso ora sul filo ora sul lato del Vallone dell’Urtier, nelle vicinanze del contrafforte de la Serra si risale su un largo declivio fino al punto in cui termina e in prossimità di un grosso ometto ci si abbassa, sfruttando una catena, sul Ghiacciaio del Tessonet per circa 20 metri. Calzati i ramponi si procede con un lungo taglio, un falsopiano, con la Punta Tersiva sulla destra e attraversando senza difficoltà praticamente tutto il ghiacciaio in larghezza. (Nel tempo il ghiacciaio si è decisamente ridotto).

Dopo ci si dirige verso un ripido pendio di neve dura e adducente al Colle della Tersiva, 3310 m, aperto alla base della cresta nord-nord-ovest. Dal colletto ampia visione del Vallone di Fenis, che ci ricorda il nostro amico Fra Bruno, che ci ha spesso ospitato in una baita ristrutturata nel vallone.

Ultimo tratto, si risale sulla cresta normalmente innevata verso la vetta della Tersiva, 3512 m accompagnati dalla statua della Madonna che si vedeva in lontananza. Il vento forte ha reso quest’ultima parte della salita più impegnativa, siamo arrivati in cima in ore 3,45  (tempo dalla partenza dall’alpeggio Hévergnes).

In cima

Dalla vetta panorama grandioso a 360 gradi, che mi ha ricordato sia pur da una quota più bassa lo spettacolo visto dalla cima della Grivola, allora in compagnia di Giorgio.

Magnifico il colpo d’occhio sul Monte Rosa, con sulla sinistra il Lyskamm Occidentale e sulla destra la Parrot, Luwigschohe e Corno Nero e poi Piramide Vincent e Punta Giordani.

Monte Rosa visto dalla Punta Tersiva

In occasione della nostra salita solo verso il Piemonte nuvole medio basse mentre in Valle d’Aosta tempo bello, meglio ancora delle previsioni per la giornata. Sulla cima la recita dell’Angelus sotto lo sguardo della Madonna messa lì dagli abitanti di Cogne. Mi ha fatto impressione ripetere -Il Verbo si è fatto carne e abita tra noi-, la bellezza che vedevamo intorno a noi è anticipo del Paradiso, anticipo reale, realissimo.

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Scendendo dalla Punta Tersiva

Ritorno

Il rientro lo abbiamo fatto sullo stesso itinerario, dalla Punta Tersiva al Vallone dell’Urtier e poi fino all’alpeggio. Ciascuno di noi era grato per la bella giornata e la compagnia fattaci e si vedeva!

Materiali: in funzione della condizione del ghiacciaio in forte ritirata: piccozza e ramponi.

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