L’ultima ardita cima della rocciosa cresta nord-est della Punta Rossa, domina l’abitato di Cogne, salita partendo da Crétaz: la panoramica Punta Pousset. Il nome deriva da poucet, diminutivo di pollice in lingua francese: la punta presenta qualche somiglianza con un pollice alzato.
Accesso
Si percorre l’autostrada della Valle d’Aosta fino a Sarre (uscendo ad Aosta non si paga il tratto autostradale successivo, caro). Da Sarre si imbocca la Val di Cogne, e si risale fino a Crétaz, poco prima di Cogne dove si lascia l’auto; parcheggi a inizio paese e, più piccolo, vicino al ponte sul torrente Grand Eyvia.
Itinerario
La partenza: se si arriva dall’abitato si attraversa sul ponte il torrente Grand Eyvia che solca la Val di Cogne ed è affluente di destra della Dora.
Ci si dirige verso un grande pannello turistico con adiacenti varie paline segnaletiche da dove si inizia la salita, sentiero n. 25.
Si passa per una zona di pascolo e quindi nel bosco di conifere. Si giunge in prossimità di un rio che si attraversa su un ponte.
Quindi si prosegue nel bosco con decisa salita.
Rapidamente si guadagna quota e si passa accanto alle baite di Ronc a 1663 m e si prosegue sino a giungere a Les Ors Desot.
Dopo pochi minuti si arriva al panoramico alpeggio Les Ors Dessus a 1944 m, alpeggio posto all’inizio dei pascoli di un ampio vallone.
Si continua la salita sulla destra del vallone e si sale allontanandosi sempre più dal fondo del vallone stesso. Dopo si incontra un bivio: per la Punta Pousset si prosegue a destra.
Il percorso prosegue nel bosco fino al casotto dei guardiaparco (P.N.G.P. del Pousset) a 2289 m.
Lì si trova una fontana.
Dal casotto si scende sulla destra per alcune decine di metri per portarsi nel vallone di Pousset.
Si risale nella zona centrale del vallone, si attraversa il torrente su un ponte in legno e si passa accanto a una croce di legno per poi giungere nel pianoro dove è collocata, a 2516 m, l’alpe Pousset Dessus.
Per poi proseguire a destra, segnavia su di un sasso, su tornanti. Mentre camminiamo un gruppo di camosci ci osserva a debita distanza.
Sulla destra si ha la costiera che dalla Punta Rossa arriva alla Punta Pousset.
Si arriva a un bivio, si tralascia quello che prosegue per il bivacco Gratton e si prende a destra; si sale verso la Punta Pousset a mezza costa per aggirare un costone erboso.
Successivamente si sale con maggiore pendenza ed esposizione, si prende quota con alcuni zig-zag per poi volgere verso destra pervenendo a un piccolo colletto.
In cresta
Dal colletto si sale la rocciosa cresta, prima per un breve e facile camino, con un tetto da aggirare, percorso indicato da una freccia gialla.
Si trova un ometto uscendo dal camino e si prosegue sul filo della cresta. Si continua su placche coricate a sinistra, prestare attenzione. Successivamente risalire un gradino.
Quindi si affronta un lastrone sporgente, a sinistra, attrezzato con catene sul posto per scendere di poco a un piccolo intaglio.
Lì bisogna fare un salto per superare una spaccatura, quindi si percorre una seconda cengia, posta a dx della cresta. Al termine si supera un ultimo gradino roccioso e si perviene alla punta, su cui è posta una croce in ore 4,15 circa.
In cima
Panorama a 360° con l’ardua Grivola bella, in primo piano; si vedono i resti della gigantesca frana sul ghiacciaio del Trajo dalla cresta nord-est.
In lontananza il Monte Bianco.
Si impone, proseguendo il giro d’orizzonte, il Grand Combin.
Verso la Valtournenche spunta dalle nuvole la sommità del Cervino.
La bella Punta Garin sul lato opposto della Valle di Cogne.
La Costiera orografica destra della Valnontey ricca di ghiacciai con il Gran San Pietro a sinistra, la Roccia Viva a destra e dopo, tra le nubi, la Becca di Gay.
Ritorno
Per la via dell’andata: occorre considerare che l’escursione è lunga e il dislivello notevole.
Materiali: normale dotazione da escursionismo.