Mont Vélan per la cresta ovest

  • Destinazione: Mont Vélan
  • Zona alpina: Alpi Pennine [sez. 9]
  • Gruppo montuoso: Gruppo Monte Velàn-Tête de By [Alpi del Grand Combin]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valle del Gran San Bernardo
  • Difficoltà: PD+
  • Data: 15/07/2024
  • Traccia GPX: Scarica
  • Partenza: Bivacco Molline
  • Altitudine partenza: 2414
  • Altitudine arrivo: 3733
  • Dislivello: 1319
  • Attacco percorso: nei pressi del bivacco
  • Esposizione: sud-ovest
  • Punti di appoggio: Bivacco Molline

Il Mont Vélan è una imponente vetta situata sul confine italo-svizzero in prossimità del Colle del Gran San Bernardo e del massiccio del Grand Combin. È scalabile da diversi versanti, sia dal lato svizzero, risalendo un ampio ghiacciaio, sia dal lato italiano,  percorrendo creste rocciose. Una precedente descrizione inserita in questo sito riportava la via normale italiana dal Colle di  Valsorey.  Di seguito viene descritto il percorso dalla cresta ovest, quella accessibile dal borgo di Etroubles, nella Valle del Gran San Bernardo.

Accesso

Da Aosta si prende la strada statale SS 27 fino a 500 m dal paese di Saint Oyen dove si svolta a destra verso Prailles – Eternon. Raggiunto dopo pochi km la frazione Prailles-Dessous ci si inoltra nel vallone di Menouve. Dopo breve si incontra un divieto d’accesso e si parcheggia.

Itinerario verso il Bivacco Molline

Dalla macchina si raggiunge il bivacco  seguendo il tracciato della strada poderale che costeggia il torrente Menouve. Dopo circa un’ora, ignorando i vari bivi,  si incontra la palina segnavia e le indicazioni del bivacco.

Alpeggio Arvus

Si prosegue sulla destra (segnavia 20B) in leggera discesa verso il torrente, attraversandolo e puntando in direzione dell’alpeggio Arvus (1983 m). Da dietro l’alpeggio si stacca il sentiero che con agili tornanti risale il ripido pendio e dopo 45 minuti di cammino si  addentra nel vallone.

Sentiero sulla cresta morenica

Il sentiero segue il filo di una larga cresta morenica erbosa per circa 15 – 20 minuti prima di intravedere il Bivacco Molline situato su un avvallamento della cresta.

Bivacco Molline e sullo sfondo il Col d’Annibal

Il tempo di percorrenza da Prailles è di circa ore 2,30.

Itinerario verso la vetta del Vélan

Il sentiero riprende subito sopra il bivacco: lo si percorre seguendo un tubo dell’acqua fino a una piccola vasca di raccolta.

Vasca di raccolta dell’acqua.

Si prosegue all’incirca al centro della conca per poi puntare in fondo valle, leggermente a destra, verso il Col d’Annibal.

Ampio canale a destra prima del colle

Si può evitare di passare per il Col d’Annibal salendo il canale che porta alla cresta poco prima dello sperone roccioso denominato “Aiguille du Déjeuner”.

Risalita del canale verso Aiguille du Déjeuner

A inizio stagione è probabile incontrare i nevai residui che possono essere abbastanza ripidi.

Superamento dell’Aiguille du Déjeuner

Raggiunta l’Aiguille du Déjeuner (3341 m – ore 1,30 dal bivacco) sulla  cresta Ovest, la cresta si stringe e alterna tratti di sfasciumi con roccette da arrampicare (I-II grado). I passaggi non sono quasi mai obbligati.

Cresta parzialmente innevata

Per superare l’ultimo tratto di cresta conviene spostarsi sul lato italiano.

Ultimo tratto di cresta e sommità pianeggiante

Infine, superato l’ultimo sperone si arriva in vetta che è costituita da un ampio altipiano nevoso (circa 5 ore dal bivacco).

Sommità del Vélan

La visuale dalla vetta è ampia in tutte le direzioni:

Grand Combin che spunta

verso nord  dominano i Grand Combins di Valsorey (4184 m) e Grafeneire (4314 m).

Monte Bianco (col cappuccio) e Grandes Jorasses

Verso ovest il panorama spazia sul Monte Bianco e lo sperone granitico delle Grandes Jorasses,

La Grivola

verso sud sono visibili la Grivola e il gruppo del Gran Paradiso.

Ritorno

La via dell’andata è particolarmente lunga e impegnativa per cui si preferisce per il ritorno scendere dalla parete sud facendo attenzione ad evitare i tratti troppo ripidi e i salti di roccia.

Parete sud del Vélan

A seconda della stagione è facile incontrare nevai anche nella parte alta. Sono indispensabili piccozza e ramponi.

Discesa dal primo nevaio

I primi nevai sono particolarmente ripidi e vanno percorsi con cautela.

Parte alte del ghiacciaio del Vélan

Scesi i primi 200-300 m si raggiunge la parte inferiore del residuo  ghiacciaio del Vélan

Conca glaciale

e la pendenza si attenua. Si percorre tutta la lingua glaciale tenendosi di traverso sulla sinistra verso il canale che scende dal Colle di Faceballa.

Ultimo tratto morenico

Usciti dalla conca glaciale rimangono ripidi tratti morenici,

Ultimo tratto con roccette

quindi si scende sul canale erboso proveniente da Colle di Faceballa e infine si risale di qualche decina di metri per arrivare al bivacco.

In prossimità dell’alpeggio Molline

Materiali: normale attrezzatura per alpinismo su roccia e ghiacciaio, corda da 30 m (per 2 persone).

Avvertenze

L’ascensione al  Vélan richiede un buon allenamento e condizioni meteo favorevoli. La via di discesa seguita (vedi traccia) non è quella ottimale a causa della ripidità. È preferibile iniziare la discesa più avanti verso est oltre il punto più alto (vedi disegno – linea verde)

Percorso di discesa (rosso). Variante meno ripida (verde)


Total distance: 7538 m
Download file: velan.gpx

About author

Giorgio Bertin

Sono un ingegnere in pensione. Nato ad Aosta e vissuti i primi anni ad Etroubles, ho iniziato presto ad amare le montagne facendo con amici gite e scalate sulle principali montagne valdostane. Abitando ora a Torino ho incontrato una compagnia con la quale condividere la passione per la montagna, vissuta con un senso più profondo. Occasionalmente mi accade di organizzare gite di gruppo per ragazzi.

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