“Nel brano della Lettera ai Galati che abbiamo appena ascoltato, San Paolo esorta i cristiani a camminare secondo lo Spirito Santo… In effetti, credere in Gesù significa seguirlo, andare dietro a Lui sulla sua strada, come hanno fatto i primi discepoli… Lo Spirito è la guida di questo cammino sulla via di Cristo, un cammino stupendo ma anche faticoso, che comincia nel Battesimo e dura per tutta la vita. Pensiamo a una lunga escursione in alta montagna: è affascinante, la meta ci attrae, ma richiede tanta fatica e tenacia“.
È la meta che ci attrae
Si tratta quindi, come dice il Papa, di un cammino stupendo ma anche faticoso, simile ad una lunga escursione in alta montagna: questa è affascinante, la meta ci attrae, ma allo stesso tempo richiede fatica e tenacia.
Francesco aggiunge: “Questa immagine può esserci utile per entrare nel merito delle parole dell’Apostolo: “camminare secondo lo Spirito”, “lasciarsi guidare” da Lui. Sono espressioni che indicano un’azione, un movimento, un dinamismo che impedisce di fermarsi alle prime difficoltà, ma provoca a confidare nella «forza che viene dall’alto».
“Percorrendo questo cammino, il cristiano acquista una visione positiva della vita. Ciò non significa che il male presente nel mondo sia come sparito, o che vengano meno gli impulsi negativi dell’egoismo e dell’orgoglio; vuol dire piuttosto credere che Dio è sempre più forte delle nostre resistenze e più grande dei nostri peccati. E questo è importante: credere che Dio è più grande, sempre. Più grande delle nostre resistenze, più grande dei nostri peccati“.
La guida cammina con gli altri
Francesco ci dice che Paolo sa di non aver raggiunto ancora la meta e vuol camminare insieme a tutti, dando per primo l’esempio, lui che è guida cammina con gli altri. “Mentre esorta i Galati a percorrere questa strada, l’Apostolo si mette sul loro piano. Abbandona il verbo all’imperativo – «camminate» – e usa il “noi” all’indicativo: «camminiamo secondo lo Spirito». Come dire: poniamoci lungo la stessa linea e lasciamoci guidare dallo Spirito Santo. È un’esortazione, un modo esortativo. Questa esortazione San Paolo la sente necessaria anche per sé stesso. Pur sapendo che Cristo vive in lui, è anche convinto di non aver ancora raggiunto la meta, la cima della montagna”.
Il cammino non è un’azione individuale: è fatto insieme
“Questo “camminare secondo lo Spirito” non è solo un’azione individuale: riguarda anche la comunità nel suo insieme. In effetti, costruire la comunità seguendo la via indicata dall’Apostolo è entusiasmante, ma impegnativo. I “desideri della carne”, “le tentazioni” – diciamo così – che tutti noi abbiamo, cioè le invidie, i pregiudizi, le ipocrisie, i rancori continuano a farsi sentire, e il ricorso a una rigidità precettistica può essere una facile tentazione, ma così facendo si uscirebbe dal sentiero della libertà e, invece di salire alla vetta, si tornerebbe verso il basso… Fare spazio alla grazia di Dio, non avere paura“.