Punta Kurz – Mont Brulé

  • Destinazione: Punta Kurz e Mont Brulé
  • Zona: Alpi Pennine [sez. 9]
  • Gruppo montuoso: Gruppo Bouquetins-Mont Brulé [Alpi del Weisshorn e del Cervino]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valpelline
  • Difficoltà: PD-
  • Data: 29/08/2013
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Diga di Place Moulin
  • Altitudine partenza: 1969
  • Altitudine arrivo: 3591
  • Dislivello: 1622
  • Attacco percorso: dal parcheggio si imbocca la strada che costeggia il lago e poi a sinistra per sentiero, verso il Rifugio Nacamuli
  • Esposizione: varie, in cresta nord-ovest
  • Punti di appoggio: Rifugio Alessandro Nacamuli (2828 m)

Cresta alpinistica, dal Col Collon in Valpelline alla Punta Kurz e al Mont Brulé, due montagne, tra loro vicine e posizionate sul confine tra Italia e Svizzera, sottogruppo del Mont Brulé. Punto d’appoggio Rifugio Nacamuli. La Punta Kurz, punto topografico importante, ricorda l’alpinista, ingegnere topografo svizzero Marcel Kurz. A lui si devono diverse guide alpinistiche e carte topografiche. Non sono noti i primi salitori della Kurz. Il nome del Mont Brulé pare derivi da “braulé” o “breuil”, termini che indicavano terreno paludoso. La prima salita nota al Brulé è di Arthur Cust con una guida, nel 1876, salendo la cresta nord-est dal Colle Tsa de Tsan.

Per l’accesso e il percorso al Rifugio Nacamuli e quindi al Col Collon vedi l’itinerario, su questo sito, all’Évêque

Itinerario

Dal Col Collon si raggiungono entrambe lungo il filo della cresta nord-ovest. Si sale prima dal Col Collon su terreno di piccoli sfasciumi e un pendio nevoso, sono presenti degli ometti.

Si prosegue ora lungo la cresta, inizialmente larga e arrotondata.

Splendidi panorami dietro di noi sulla Becca d’Oren e sull’Évêque

Becca d’Oren

Évêque

La salita prosegue su cresta sia più affilata sia più ripida.

Sul filo di cresta

Prestare attenzione alle eventuali cornici.

La cresta sale decisamente

Superato il tratto più ripido

Dopo il tratto più ripido si vede la ormai vicina Punta Kurz.

Si vede la Punta Kurz

La Punta Kurz è individuata da un ometto di pietre, la quota è posta a 3496 m.

Ometto della Punta Kurz

Dalla Punta Kurz si vede bene la cresta che continua verso il Mont Brulé.

Cresta dalla Punta Kurz verso il Mont Brulé

Cresta in discesa e Mont Brulé

Si scende decisamente a una sella che è posta tra le due cime.

Sella

Successivamente si riprende a salire, la cresta diventa più affilata e aerea; prestare attenzione alle eventuali cornici che sporgono a sinistra salendo.

Salendo si vede il Cervino dietro la Dent d’Heréns,

Dietro la Dent d’Heréns il Cervino

Mont Brulé

nella parte parte terminale alcuni affioramenti rocciosi.

Parte terminale, alcuni affioramenti rocciosi

Fino a raggiungere la vetta del Mont Brulé posta a 3591 m, in tre ore circa dal Rifugio Nacamuli.

Angelo e Roberto sul Mont Brulé

Dents des Bouquetines

Ritorno

In discesa si segue a ritroso lo stesso percorso di salita, prima di giungere al Col Collon sulla destra c’è La Vierge. Se si vuole dal Col Collon si scende senza ripassare dal rifugio, evitando la risalita.

Cresta verso la Kurz cornici a destra nel ritorno

Materiali: imbrago, corda, piccozza e ramponi e dotazione di sicurezza per ghiacciaio. Avvertenza: avere una buona abitudine a camminare in cresta.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.