L’uomo nasce dal Mistero – cioè da Dio -, e “quello che è, è incommensurabile con quello che sa” diceva Paul Ricoeur, la realtà stessa nasce dal Mistero; provo ora a descrivere brevemente come si approfondisce per me l’itinerario dello sguardo alla realtà.
Partendo dalla mia esperienza in alta quota
descrivo l’itinerario dello sguardo nell’impatto con la realtà delle montagne.
Quando giungo ad un punto panoramico in cresta:
- prendo iniziativa, mi fermo e guardo la cerchia delle montagne di fronte a me,

Sguardo sulla realtà
- prima il mio sguardo spazia stupefatto
- poi vedo un aspetto che mi attrae particolarmente (qui l’inconfondibile sagoma del Cervino, montagna che si erge isolata)
- e ne contemplo, meravigliato, la stele inconfondibile che nasce dal Mistero che fa tutte le cose.
Il Cervino che ho guardato con attenzione mi “chiama a sé”, la sua immagine si fissa nella memoria.
Guardare con attenzione implica infine l’azione
Il desiderio dell’ascesa del Cervino, coltivato da me per anni, si è compiuto non molto tempo fa. Io ho avuto la fortuna, meglio la grazia, di salire sulla cima e ne sono grato.
L’attrazione non viene meno
L’attrazione che la montagna esercita su di me (in questo caso la Gran Becca), essendo segno che rimanda ad altro non viene meno dopo averla salita. Essa continua ad attrarmi.