Le spettacolari cascate del Rutor raggiunte partendo dall’abitato di La Thuile con un percorso ad anello in un paesaggio incantato e ricchissimo d’acqua. Rispetto al tragitto indicato ci si può avvicinare in auto fino a La Joux riducendo la lunghezza dell’escursione.
Il sentiero che si percorre salendo, il 19, è dedicato all’Abate Pierre Chanoux, dal 1860 rettore dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo, dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1909, e raggiungendo grande fama. Egli accoglieva chiunque raggiungeva il valico, dai semplici viandanti agli uomini di scienze che salivano per conoscerlo. Fu sia alpinista sia grande conoscitore delle montagne valdostane; su di esse Chanoux compì numerose ascensioni, i suoi compagni furono spesso altri due abati: Gorret ed Henry. Studioso di scienze naturali collaborò con geologi di fama, quali Gastaldi, Giordano e Baretti e installò al colle un osservatorio meteorologico. Appassionato anche di botanica, allestì, vicino all’Ospizio, un giardino botanico chiamato in suo onore Chanousia, oggi visitabile. Le sue spoglie sono nella cappella eretta tra l’Ospizio e il giardino.
Itinerario
Dal Planibel il percorso segue la strada asfaltata verso La Joux, al primo ponte si svolta a destra e si passa tra capannoni, si percorre una mulattiera in mezzo ai boschi fino a Promise, a 1540 m. Dopo si rincontra la strada asfaltata e, con tagli di sentiero indicati, si arriva con una discesa finale fino a La Joux a 1594 m. A destra, prima della fine della strada, c’è un parcheggio; la strada termina davanti a un bar a circa 3 km da La Thuile.
Da La Joux si imbocca a sinistra l‘itinerario dell‘Alta Via n. 2 per il Rifugio Deffeyes (2494 m). Valicato poco dopo con un ponte di legno il torrente Rutor,
ci si addentra in un bosco di conifere e si raggiunge la prima cascata posta a 1700 m: c’è un bel balcone sulla cascata e spesso si vede l’arcobaleno. Sono poco più di 100 m di dislivello.
Quindi dopo il punto panoramico si sale leggermente e si svolta a destra per raggiungere il ponte, con vista fantastica sulla cascata stessa.
Apertura verso le Grandes Jorasses, viste poco oltre il ponte.
Subito dopo si incontra un cartello e si va leggermente a sinistra sul sentiero 19.
Dopo poco si passa su una passerella metallica.
Il sentiero alterna tratti molto erti ad altri meno ripidi e a tratti pianeggianti o addirittura in discesa.
Sembra di essere in un bosco incantato. (Ci ha fatto venire in mente i boschi in cui sono stati girate sequenze della trilogia del Signore degli Anelli).
Sulla sinistra si incontrano le rovine di una costruzione.
Le zone attraversate sono ricche d’acqua e la folta e verdissima vegetazione lo testimonia, le zone acquitrinose si superano su belle passerelle. (Un plauso ai dipendenti regionali che hanno pensato e realizzato questo bel sentiero).
Nel percorso ci si avvicina al fiume passando sul lato orografico sinistro della valle. Poi, dopo un tratto molto erto, prestare attenzione: si arriva ad un belvedere sulla seconda e terza cascata.
Si vede anche il ponte.
Si prosegue e ci si ferma prima del ponte per coprirsi, sul ponte si fa una “doccia”.
Ritorno dell’anello
Superato il ponte si percorre un tratto roccioso, le rocce sono bagnate, occorre procedere con attenzione; è presente una protezione metallica verso il basso, dopo ci si collega al sentiero verso il Deffeyes e si scende verso valle.
Si tralascia il ponte a sinistra e si continua fino ad arrivare alla prima cascata.
Noi abbiamo ripassato il ponte sulla prima cascata per poi scendere verso l’abitato di La Joux e da lì ricondurci al tratto fatto all’andata fino al paese e concludere il giro delle Cascate del Rutor anello da La Thuile.
Materiali: normale dotazione escursionistica, non dimenticare una protezione dagli “schizzi d’acqua”.