In Valle Gesso della Valletta, nelle Alpi Marittime alla Cima del Baus passando dal Rifugio Remondino e toccando il Lago di Nasta, poi alternandosi sui lati della cresta rocciosa con passaggi di semplice arrampicata, difficoltà F.
Accesso
Dalle Terme di Valdieri in Valle Gesso si sale in auto sulla strada asfaltata e poi sterrata, in alcuni punti difficoltosa da salire, fino al Piano della Casa del Re.
Itinerario al Rifugio Remondino
Giunti al Piano della Casa, sul fianco destro idrografico della conca, si seguono le indicazioni per il Rifugio Remondino, sul percorso dell’Alta Via dei Re, nel Vallone di Assedras.
Si percorre il sentiero ben segnato
Nel percorso il Rifugio Remondino è in bella evidenza.
Per arrivare al rifugio il tempo di percorrenza è di ore 1,45.
Itinerario al Lago di Nasta
Dal rifugio si segue l’evidente traccia (segnavia n. 11), ben indicata con ometti, segni e indicazioni dell’Alta Via dei Re: essa è la traversata in sette tappe del Parco Naturale Alpi Marittime. In luoghi in qualche modo legati ai Savoia, che frequentarono la Valle Gesso per quasi un secolo. La loro presenza sul territorio è testimoniata da un grande patrimonio di residenze, case di caccia ed in particolare dalla fitta rete di strade, mulattiere e sentieri su cui corre l’Alta Via.
La prima parte del percorso è la stessa che va al Passo di Bròcan tra erba e roccioni; si supera poi la prima bastionata di rocce lisciate ed una successiva conca detritica, e si attacca una seconda bastionata rocciosa, formata da una nervatura di rocce levigate fra due stretti canali detritici. Si monta sulla nervatura seguendo sempre i segni giallo-rossi e le indicazioni dell’Alta Via dei Re e si percorre fino a un bivio segnalato con frecce in vernice: quelle di sinistra portano al Lago di Nasta.
Il percorso prima sale e poi più pianeggiante, terreno pietroso con anche grandi roccioni.
Allo sguardo si impone la splendida Cima di Nasta.
Si raggiunge con una breve discesa il suggestivo Lago di Nasta, posto a 2800 m di quota.
Itinerario alla Cima del Baus
Quindi si contorna il lago sulla destra per un piccolo tratto e si sale su ripidi pendii di pietrame, seguendo gli ometti, in direzione della costiera
e avendo la Cima del Baus a destra, sempre seguendo gli ometti. In taluni casi è richiesto l’uso delle mani.
Dopo un bel tratto di salita in cui si era puntato verso est si traversa a destra passando sotto cresta ed andando verso ovest.
Il percorso porta in prossimità della cresta.
Salendo fa bella mostra di sé una bella montagna: Il Bastione.
Più avanti si passa sul versante che dà sul Bacino del Chiotas nella Valle della Rovina, con un breve tratto in discesa.
Questo risulta abbastanza esposto, prestare attenzione.
Per tornare più avanti sul versante di salita. Successivamente si passa nuovamente sull’altro versante e da un intaglio si torna ancora sulla dorsale che volge verso il Lago di Nasta.
A questo punto la cima è ormai vicina, e in prossimità della stessa si contorna a sinistra un grande segnale, molto particolare, anche per la quota elevata in cui è collocato.
Da lì in breve si raggiunge la Cima del Baus.
In cima
Ampio e bello il panorama, verso ovest la vicina Cima di Bròcan.
Volgendo lo sguardo a sud-ovest si vede la lunga cresta verso i Gelàs che si percorre con la Traversata degli Italiani ai Gelàs.
Mentre a est si impone l’Argentera.
Ritorno
Per la via dell’andata.
Materiali: dipendono dalla stagione, noi (gita fatta ad ottobre) avevamo una normale dotazione escursionistica e il casco.