Argentera (Cima Sud)

  • Destinazione: Argentera (Cima Sud)
  • Zona: Alpi Marittime [sez. 2]
  • Gruppo montuoso: Gruppo dell'Argentera [Alpi Marittime]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Valle Gesso
  • Difficoltà: PD+
  • Data: 07/07/2020
  • Traccia GPX: Scarica
  • Partenza: Piano della Casa del Re (Valdieri, CN )
  • Altitudine partenza: 1772
  • Altitudine arrivo: 3297
  • Dislivello: 1525
  • Attacco percorso: 400 m dopo il parcheggio
  • Esposizione: varie
  • Punti di appoggio: Rifugio Remondino

Con i suoi 3297 m la Cima Sud dell’Argentera è la massima elevazione delle Alpi Marittime. Si trova nell’alta Valle Gesso, in provincia di Cuneo, sul confine tra i comuni di Entracque e Valdieri. L’Argentera è costituita da  una serie di vette allineate in direzione sud-nord, di cui le principali sono la Cima Nord (3286 m) e la Cima Sud (3297 m).

Accesso

Percorsa per intero la Valle Gesso e superate le Terme di Valdieri si prosegue in auto lungo il Vallone della Valletta fino al Gias delle Mosche, 1591 m, su strada asfaltata. Successivamente la strada diventa  sterrata e in alcuni punti parecchio sconnessa, ma comunque percorribile fino al Piano della Casa del Re, 1765 m, dove si parcheggia.

Itinerario

Dopo qualche centinaio di metri dal parcheggio si incontra sulla sinistra il sentiero, segnalato da un cartello che indica il Rifugio Remondino a 2 ore di cammino.

Indicazione del sentiero

Il sentiero si inoltra verso il fondo valle e inizia a salire, prima dolcemente e successivamente in modo più deciso sul lato sinistro della valle (destra orografica).

Cascata in fondo valle

Sentiero visto dall’alto

Dopo circa 2 ore di cammino si raggiunge il Rifugio Remondino dove è possibile fare pausa, accolti dal personale del rifugio, molto cordiale. Ovviamente è possibile spezzare  l’ascensione alla cima dell’Argentera in due giorni pernottando nel rifugio.

Cartello situato presso il rifugio

Rifugio Remondino

Nelle immediate vicinanze del rifugio un branco di stambecchi che staziona indisturbato su una grande base rocciosa.

Gruppo di stambecchi presso il rifugio

Lasciando il rifugio si ritrova il sentiero verso sinistra che si inoltra incerto tra i massi della pietraia dove ogni tanto si ritrova un segno giallo.

In fondo alla morena si vede il rifugio

Si risale l’ampia conca in direzione NE e ci si dirige verso il Passo dei Detriti, 3123 m.  Sul lato destro della conca è possibile ammirare due imponenti guglie rocciose: la Cima di Nasta, 3108 m, e la Cima Paganini, 3051 m.

Cima di Nasta tra le nebbie

A seconda della stagione è probabile incontrare dei nevai lungo il pendio, che risultano graditi, soprattutto in discesa.

Nevaio a metà salita

Man mano che si prosegue verso il Passo dei Detriti il sentiero diventa a zig-zag su un pendio sempre più erto.

Verso il Passo dei Detriti

Cime di Nasta (destra) e Cima Paganini (sinistra)

Raggiunto il colle si apre un’ampia visuale  sulle Alpi Marittime. Sul versante opposto, verso il basso si osserva  il bacino del Chiotas, un  grosso lago artificiale, mentre sul lato sinistro del colle appare la parete ovest dell’Argentera, che deve essere percorsa per arrivare alla vetta.

Sosta al Passo dei Detriti

Vista del rifugio dal Passo dei Detriti

A prima vista la parete sembra inaccessibile, ma osservandola più attentamente si nota una lunga cengia che la attraversa che è la via da seguire.

Scorcio sulla parete ovest

Infatti, superato un nevaio poco sotto il colle, ci si inoltra su una stretta cengia a metà della parete, esposta ma non difficile.

Passaggio lungo la cengia

I punti più difficili sono attrezzati con corde metalliche che consentono di passare in sicurezza.

Un passaggio impegnativo lungo la cengia

Passaggi attrezzati

Dopo aver attraversato quasi tutta la parete il percorso punta deciso verso la vetta. A circa 50 m dalla vetta si incontrano delle corde fisse che aiutano a superare i punti più difficili.

Ultima parte

Infine, raggiunta la vetta si possono ammirare tutte le montagne sui lati nord e ovest tra cui la vicina Cima Nord dell’Argentera.

Croce di vetta

Libro di vetta

Vista del percorso con sullo sfondo la  Cima del Baus, Il Bastione e la Cima di Bròcan.

Vista dall’alto del percorso dal colle alla vetta

Ritorno

Il percorso di discesa segue fedelmente quello di salita.

Materiali: consigliati l’imbrago, due cordini, due moschettoni e il casco.


About author

Giorgio Bertin

Sono un ingegnere in pensione. Nato ad Aosta e vissuti i primi anni ad Etroubles, ho iniziato presto ad amare le montagne facendo con amici gite e scalate sulle principali montagne valdostane. Abitando ora a Torino ho incontrato una compagnia con la quale condividere la passione per la montagna, vissuta con un senso più profondo. Occasionalmente mi accade di organizzare gite di gruppo per ragazzi.

Pointe de Tierce

Dalla Vallée du Ribon escursione spettacolare alla Pointe de Tierce: è un aereo balcone sulla Haute Maurienne e in cima si trova la Chapelle de ...