Tondeggiante cima raggiunta con percorso escursionistico nel Vallone di Rochemolles con partenza dal Rifugio Scarfiotti: il Gros Peyron, 3047 m. Il versante di salita è prevalentemente detritico, l’altro invece ha notevoli pareti di roccia calcarea.
Accesso
Dall’autostrada Torino-Bardonecchia si imbocca l’uscita di Bardonecchia, che è l’ultima prima del Traforo del Frejus. Poco dopo, giunti a una rotonda si seguono le indicazioni per Rochemolles. La strada in alcuni punti è stretta, supera alcuni tornanti sino al piccolo paese di Rochemolles; oltre, per un tratto la strada è ancora buona poi diventa sterrata. Si continua sulla strada, da percorrere con attenzione, conviene avere un’auto adatta, si oltrepassa il lago artificiale posto a sinistra e si prosegue fino al Piano di Fond. Si scende a sinistra su una diramazione della strada e si parcheggia nello slargo, posto poco prima del Rifugio Scarfiotti.
Itinerario
Dal pianoro si attraversa il Rio di Fond su uno stretto ponte.
Poco dopo il sentiero comincia a salire decisamente la costiera orografica destra, è il percorso del Sentiero Geologico.
Si continua a guadagnare quota in tempi veloci fino a che la salita diventa più dolce inoltrandosi nel vallone erboso. Si toccano le Grange d’Etiache, diroccate, a 2438 m.
Nell’ultima parte prima del colle si risale sul sentiero con più decisione, a inizio stagione è facile trovare neve.
Si raggiunge il Colle d’Etiache, a 2806 m, in ore 1,45 circa. Al colle c’è un ometto e un cippo di confine.
A sinistra la cresta di San Michele.
Dal colle si segue la cresta posta a destra, che in estate si presenta larga e detritica: noi abbiamo sfruttato i nevai ancora presenti.
Bella apertura sulla costiera che dalla Tête de Pierre Muret va verso la Punta d’Almiane.
Si avvicina la cima e il percorso non presenta difficoltà.
Sulla cima del Gros Peyron c’è un grande segnale. Dal colle si sale in circa 45 minuti. Il nome della cima ricorda, a me che abito a Torino, la figura di un grande sindaco del passato: Amedeo Peyron.
Foto con alle spalle i Rochers Cornus, 3115 m, e la imponente Rognosa d’Etiache, 3382 m.
Ritorno
Per la via di salita.
Noi abbiamo fatto un percorso seguendo la cresta, o poco sotto, verso il Pic du Diable; sulla destra emerge la punta del Grand Cordonnier, 3086 m.
Si sale con un tratto finale leggermente più impegnativo. Il Pic presenta un versante orientale a picco di diverse centinaia di metri.
Il lontananza si vedono i Tre Denti d’Ambin, 3371 m il più alto, il Dente Meridionale: terreno di alpinismo di scoperta, ora poco frequentati per l’avvicinamento lunghissimo, e ne sono testimone.
Si scende dal Pic du Diable per il percorso di salita e poi si traversa in direzione del Colle d’Etiache.
Dal colle il percorso è quello dell’andata fino al Pian di Fond.
Materiali da escursionismo.