Monte Niblé e Punta Ferrand

  • Destinazione: Monte Niblé e Punta Ferrand
  • Zona alpina: Alpi Cozie [sez. 4]
  • Gruppo montuoso: Gruppo d'Ambin [Alpi del Moncenisio ]
  • Regione: [IT] Piemonte
  • Valle: Valle di Susa
  • Difficoltà: EE
  • Data: 08/07/2024
  • Traccia GPX: Scarica
  • Partenza: Grange della Valle
  • Altitudine partenza: 1819
  • Altitudine arrivo: 3365
  • Dislivello: 1546
  • Attacco percorso: nei pressi della Colonia Alpina Viberti
  • Esposizione: prevalentemente sud
  • Punti di appoggio: Rifugio Levi Molinari e Bivacco Walter Blais

Nell’alta Valle di Susa, lungo la linea di frontiera tra Italia e Francia si trovano il Monte Niblé e la Punta Ferrand, due imponenti cime poco distanti tra loro, alte rispettivamente 3365  e 3347 m. Il versante nord (Francia) di entrambe è caratterizzato dalla presenza del residuo Glacier de Ferrand mentre quello sud (Italia) è  erboso nella parte bassa e morenico  in quella medio-alta. Una curiosità riguardante i due toponimi è che questi  si invertono sulle carte francesi.

L’ascensione ad entrambe le mete è da considerare escursionistica  di un certo impegno, sia per la lunghezza del percorso sia per  il dislivello (1500 m), inoltre fatta all’inizio di stagione  (come nella presente relazione) richiede l’uso di ramponi e piccozza per superare pendii nevosi abbastanza ripidi.

Accesso

Si prende l’autostrada A32 e si esce a Susa. Si prosegue sulla statale SS 24 verso Bardonecchia e, dopo aver superato Exilles, si imbocca la carrozzabile che sale in direzione Eclause per circa 8 km fino alla località Grange della Valle (1769 m) dove  si lascia l’auto presso un’area di sosta.

Itinerario verso il Bivacco Blais

Ci si incammina lungo la strada sterrata che sale in direzione dell’ampia conca del Galambra vicino all’omonimo torrente.

Piazzola per il parcheggio

Dopo breve tempo si passa a fianco della Colonia Alpina Viberti

Colonia Alpina Viberti

proseguendo si incontra il bivio per il Colle Clopacà e, sul lato sinistro, la deviazione per il  Rifugio Levi Molinari. Poco oltre inizia  il sentiero che percorre la conca pratosa del Pian delle Marmotte e punta decisamente sul fondovalle.

Pendio erboso del fondovalle

Qui inizia la ripida risalita col sentiero che si inerpica con ampi tornanti tra cespugli di rododendro e pendii erbosi.

Stambecchi al pascolo

Non è infrequente incontrare stambecchi, camosci e marmotte.  A circa 2 ore di cammino si incontra un cartello che indica il Niblè a 2h30 e il Bivacco Blais a 1h.

Cartelli indicatori

Nelle vicinanze a circa 2300 m  si può fare rifornimento di acqua alla sorgente di Roc del Colle.  Pervenuti al culmine del pendio erboso, si passa una serie di lastronate rocciose (attrezzate con corda fissa) oltre le quali il sentiero riprende a salire ripido tra le pietraie.

Residui nevai

A inizio stagione è facile incontrare nevai residui. In caso di rigelo potrebbero essere necessari i ramponi e la piccozza.

Nevai residui prima del colle

L’ultimo tratto prima del colle è un ripido canalino di sfasciumi a lato di un ardito salto di roccia. Lo si risale e in breve si arriva al Colle Ambin a 2925 m dove è posto il bivacco (circa 4 ore dalla partenza).

Canalino prima del colle

Il Bivacco Blais, costruito nel 1978 in ricordo di Walter Blais, un alpinista di Chiomonte, è una struttura d’acciaio rivestito in legno ricoperto in vetroresina con 8 posti letto.

Bivacco Blais al Colle Est d’Ambin

Itinerario dal Bivacco Blais

Dal colle la vista si estende sul lato francese dove si possono ammirare imponenti cime oltre i 3000 m come il Grand Cordonnier in primo piano, i Denti d’Ambin e le Petit Vallon e verso il basso il Lago d’Ambin parzialmente gelato.

Ampia visuale verso il lato francese

Il percorso verso il Niblé/Ferrand prosegue verso destra sull’ampia cresta rocciosa.

Croce eretta in ricordo di Walter Blais

Dopo 15 minuti di cammino si incontra sulla cresta la croce posta in memoria dell’alpinista Walter Blais,

Inizio dei nevai

e poco dopo iniziano i nevai che a inizio stazione coprono tutta la conca e il Glacier de Ferrand.

Monte Ambin

Proseguendo diritti  sul Glacier de Ferrand si va verso la Punta Ferrand (3347 m).

Panorama dalla Punta Ferrand

Dalla Punta Ferrand guardando verso il Niblé si può ammirare sullo sfondo la Barre des Écrins, il  quattromila alpino più occidentale e meridionale, il Dome de Neige la Grande Ruine.

Verso il Niblé

Tornando indietro verso il Niblé si risalgono ripidi pendii nevosi

Cresta nevosa del Niblé

e infine una crestina nevosa che precede la vetta.

Vetta del Niblé

Foto di gruppo sul Niblé

Ritorno

Si segue il percorso dell’andata oppure, volendo fare un percorso ad anello, si prosegue verso il Rifugio Vaccarone (in questo caso conviene salire prima il Niblé e successivamente la Punta Ferrand). Un’altra possibilità ad anello, più breve ma più difficile, è di scendere dalla cresta sud verso il Colle Clopacà.

Materiali: da escursione con l’aggiunta di ramponi e piccozza a inizio stagione.


Total distance: 11527 m
Download file: Nible.gpx

About author

Giorgio Bertin

Sono un ingegnere in pensione. Nato ad Aosta e vissuti i primi anni ad Etroubles, ho iniziato presto ad amare le montagne facendo con amici gite e scalate sulle principali montagne valdostane. Abitando ora a Torino ho incontrato una compagnia con la quale condividere la passione per la montagna, vissuta con un senso più profondo. Occasionalmente mi accade di organizzare gite di gruppo per ragazzi.