Nell’alta Valle di Susa, lungo la linea di frontiera tra Italia e Francia si trovano il Monte Niblé e la Punta Ferrand, due imponenti cime poco distanti tra loro, alte rispettivamente 3365 e 3347 m. Il versante nord (Francia) di entrambe è caratterizzato dalla presenza del residuo Glacier de Ferrand mentre quello sud (Italia) è erboso nella parte bassa e morenico in quella medio-alta. Una curiosità riguardante i due toponimi è che questi si invertono sulle carte francesi.
L’ascensione ad entrambe le mete è da considerare escursionistica di un certo impegno, sia per la lunghezza del percorso sia per il dislivello (1500 m), inoltre fatta all’inizio di stagione (come nella presente relazione) richiede l’uso di ramponi e piccozza per superare pendii nevosi abbastanza ripidi.
Accesso
Si prende l’autostrada A32 e si esce a Susa. Si prosegue sulla statale SS 24 verso Bardonecchia e, dopo aver superato Exilles, si imbocca la carrozzabile che sale in direzione Eclause per circa 8 km fino alla località Grange della Valle (1769 m) dove si lascia l’auto presso un’area di sosta.
Itinerario verso il Bivacco Blais
Ci si incammina lungo la strada sterrata che sale in direzione dell’ampia conca del Galambra vicino all’omonimo torrente.
Dopo breve tempo si passa a fianco della Colonia Alpina Viberti
proseguendo si incontra il bivio per il Colle Clopacà e, sul lato sinistro, la deviazione per il Rifugio Levi Molinari. Poco oltre inizia il sentiero che percorre la conca pratosa del Pian delle Marmotte e punta decisamente sul fondovalle.
Qui inizia la ripida risalita col sentiero che si inerpica con ampi tornanti tra cespugli di rododendro e pendii erbosi.
Non è infrequente incontrare stambecchi, camosci e marmotte. A circa 2 ore di cammino si incontra un cartello che indica il Niblè a 2h30 e il Bivacco Blais a 1h.
A inizio stagione è facile incontrare nevai residui. In caso di rigelo potrebbero essere necessari i ramponi e la piccozza.
L’ultimo tratto prima del colle è un ripido canalino di sfasciumi a lato di un ardito salto di roccia. Lo si risale e in breve si arriva al Colle Ambin a 2925 m dove è posto il bivacco (circa 4 ore dalla partenza).
Il Bivacco Blais, costruito nel 1978 in ricordo di Walter Blais, un alpinista di Chiomonte, è una struttura d’acciaio rivestito in legno ricoperto in vetroresina con 8 posti letto.
Itinerario dal Bivacco Blais
Dal colle la vista si estende sul lato francese dove si possono ammirare imponenti cime oltre i 3000 m come il Grand Cordonnier in primo piano, i Denti d’Ambin e le Petit Vallon e verso il basso il Lago d’Ambin parzialmente gelato.
Il percorso verso il Niblé/Ferrand prosegue verso destra sull’ampia cresta rocciosa.
Dopo 15 minuti di cammino si incontra sulla cresta la croce posta in memoria dell’alpinista Walter Blais,
e poco dopo iniziano i nevai che a inizio stazione coprono tutta la conca e il Glacier de Ferrand.
Proseguendo diritti sul Glacier de Ferrand si va verso la Punta Ferrand (3347 m).
Dalla Punta Ferrand guardando verso il Niblé si può ammirare sullo sfondo la Barre des Écrins, il quattromila alpino più occidentale e meridionale, il Dome de Neige la Grande Ruine.
Tornando indietro verso il Niblé si risalgono ripidi pendii nevosi
e infine una crestina nevosa che precede la vetta.
Ritorno
Si segue il percorso dell’andata oppure, volendo fare un percorso ad anello, si prosegue verso il Rifugio Vaccarone (in questo caso conviene salire prima il Niblé e successivamente la Punta Ferrand). Un’altra possibilità ad anello, più breve ma più difficile, è di scendere dalla cresta sud verso il Colle Clopacà.
Materiali: da escursione con l’aggiunta di ramponi e piccozza a inizio stagione.