Una escursione con una lunga cresta dalla Punta del Frejus fino alla Punta Bagnà o Cime du Grand Vallon; un percorso per escursionisti esperti, si parte dal Vallone del Frejus sopra Bardonecchia.
Accesso
Si raggiunge Bardonecchia, si oltrepassa l’abitato e si segue la strada che passa vicino alla Tur d’Amun e poi si tralascia al bivio la strada a sinistra per la Valle della Rho, si prosegue dritti entrando nella Valle del Frejus. La strada in alcuni punti è dissestata, lungo il percorso a sinistra è presente una fontana, dove finisce la strada c’è uno spiazzo dove si può parcheggiare.
Itinerario
Si parte dallo slargo e si imbocca il sentiero n. 4 con l’indicazione Colle del Frejus.
Subito si comincia a salire, si incontrano due tratti franosi attrezzati con catene.
Poi si continua il percorso per prati, la salita è continua.
Si raggiunge la vecchia caserma dei Carabinieri.
Per indicazione sono presenti lungo il sentiero paletti in legno con segnale bianco rosso.
Uno sguardo al percorso da fare verso il Colle del Frejus.
Salendo in lontananza si comincia ad intravedere il Colle del Frejus.
Si raggiunge infine il Colle del Frejus dove è presente una bella croce. Sul versante francese c’è una strada sterrata (si vedono gli impianti di risalita).
Dal colle si volge a destra in cresta: il percorso è individuato inizialmente da due ometti posti vicino alla cresta stessa, poi è libero.
Noi siamo saliti dopo aver percorso un breve tratto della strada in Francia. Si sale con decisione fino ai 2787 m, dove è presente un evidente ometto.
Ora si vede bene la Punta del Frejus, il percorso prosegue ora su sentiero e ci sono sono diversi ometti di rifermento. Quindi si raggiunge la Punta del Frejus, a quota 2936 m, dopo aver fatto circa 1200 m di dislivello!
Itinerario in cresta
Dalla cima si scende la cresta in direzione est, lungo una traccia che ne segue il filo sul versante italiano.
Lungo la cresta, che ha uno sviluppo di ben 2,5 km, ci sono alcune asperità. Più o meno al centro della stessa si sale alla Côte Traversière, a 3017 m.
Dopo si scende dalla Côte Traversière per una trentina di metri di dislivello portandosi sul versante francese e si sta sotto cresta, successivamente ci si trova davanti un pendio di sfasciumi abbastanza erto, si sale fino a portarsi prima su uno spuntone roccioso e poi su un secondo a quota 3081 m, quasi un’anticima della Punta Brusà. (Il versante italiano scende a picco, tenersi a debita distanza).
Da essa si scende su un pianoro, noi abbiamo trovato neve. Il pianoro precede la meta che si vede sullo sfondo.
Finalmente si raggiunge la Punta Bagnà.
Panorama vastissimo: si vedono bene i Denti d’Ambin, ambita meta dell’alpinismo classico nella prima parte del ‘900.
Il Gros Peyron posto sotto la Rognosa d’Etiache, cima arrotondata che si sale dal Rifugio Scarfiotti.
Il Gran Paradiso, con la sua caratterista via glaciale, e Il Roc.
L’imponente Barre des Écrins e il Dôme de neige des Écrins.
Ritorno
Per la via dell’andata.
Prima della Punta del Frejus noi abbiamo fatto un taglio sul versante italiano per non fare l’ultima risalita e poi dopo il grande ometto siamo stati più sulla destra della dorsale rispetto alla salita (conviene stare vicino alla cresta a sinistra scendendo).
Materiali: da escursionismo.